4 giorni a Ravenna e dintorni? Se state cercando un itinerario che vi porti alla scoperta di questa parte della Romagna e che sia un giusto mix di esperienze fantastiche nella natura, straordinari mosaici, monumenti, street art, mare e buon cibo..allora questo articolo fa proprio al caso vostro!!
A fine luglio del 2023 ho passato 4 giorni fantastici alla scoperta del meglio che la città di Ravenna e i suoi dintorni (Comacchio, Milano Marittima, Cervia) hanno da offrire e quello che sto per presentarvi è l’itinerario che ho seguito!
Ho partecipato al blog tour “Le Eccellenze della Romagna” che mi ha permesso di esplorare a fondo queste zone e di vivere esperienze bellissime. Adesso sono qui per fornirvi tutti i miei suggerimenti per organizzare un viaggetto memorabile in queste zone.
Prima di iniziare mi presento!
Cosa troverete in “State of Love and Travel”?
Sono Sara, una viaggiatrice rock’n’roll.
Viaggiare non è il mio lavoro principale ma è la mia passione, motivo per cui ho imparato a ottimizzare il tempo in viaggio e a “moltiplicare” le mie ferie, per riuscire a incastrare tante tappe nel minor tempo possibile.
Dimmi quante ferie hai e ti dirò che viaggi fare!
In questo blog troverete:
- idee di viaggio per le ferie estive / natalizie
- idee per viaggetti più corti (tipo per i ponti)
- idee per gite e viaggi del weekend
Seguite la mia pagina Instagram: lì troverete ancora più suggerimenti per le vostre gite del weekend, sia in Italia che all’estero. E in evidenza ci sono tutte le storie sui 4 giorni passati in provincia di Ravenna, potrebbero esservi molto utili!!
4 giorni a Ravenna e dintorni – giorno 1: Ravenna
Il primo giorno di questo itinerario è totalmente dedicato alla città di Ravenna.
Arrivo a Ravenna
La prima mattinata è dedicata agli spostamenti, siano essi in treno o in auto. Io ho optato per l’auto.
Ho soggiornato all’Hotel Sant’Andrea che è in una posizione perfetta per esplorare il centro città a piedi. Non dimenticatevi di comunicare alla reception che siete arrivati in auto, in questo modo comunicheranno il vostro numero di targa e non avrete problemi legati alla zona ZTL.
Dove parcheggiare a Ravenna?
A pochi minuti a piedi dall’Hotel Sant’Andrea (e dal centro città!) si trova il “Parcheggio Via di Cura” che mi è stato suggerito direttamente dall’hotel che lo ha definito uno dei più economici in città. Per una sosta continuativa di 4 giorni io ho speso 28 euro quindi praticamente una tariffa di 7 euro al giorno. Info: non si tratta di un parcheggio coperto.
Altra bella notizia: l’Hotel Sant’Andrea si trova anche a soli 3 minuti a piedi dalla nostra prima tappa di giornata….! Una chicca da non perdere.
Ravenna: un primo assaggio di street art
Non so se lo sapevate ma arte e creatività a Ravenna le ritroverete non solo nei suoi splendidi mosaici! La città è disseminata di opere di street art..alcune più piccole (da scovare mentre si passeggia per il centro), altre decisamente più imponenti (ne parleremo, tranquilli).
Per questo motivo, il mio viaggio alla scoperta di Ravenna e dintorni non poteva che iniziare con un assaggio di street art e con una delle mie grandi fisse: Kobra!
Il murales di Kobra a Ravenna in omaggio a Dante
Io AMO la street art di Kobra ed ero già stata qui a Ravenna a vedere anche questa sua opera. La cosa che mi aveva particolarmente stupita del murales di Dante è che è molto più “a portata di mano” rispetto ad altre opere di Kobra che avevo avuto modo di ammirare ed è anche più piccola! Avendo in mente ad esempio il suo immenso murales di Anna Frank ad Amsterdam, questa cosa mi ha stupita! 🙂
Il murales di Dante si trova su un muro lungo un punto di passaggio, scelto proprio perché di proprietà pubblica e anche per le sue caratteristiche tecniche. Cercate su Google Maps “Kobra – Dante Street art”, si trova in via Giuseppe Pasolini di fronte alla Caffetteria Guidarello.
Se anche voi amate questo genere di opere non dovreste perdervi l’incredibile murales che Kobra ha realizzato sulle cave di marmo sopra Colonnata (Massa Carrara). Leggetevi l’articolo in cui vi spiego come arrivare: murales di David di Kobra a Colonnata.
Posti insoliti a Ravenna: pranzare dentro un cinema
Si sa che un viaggio in Romagna non sarebbe tale senza una scorpacciata di piadina e, in generale, di buon cibo. Iniziamo subito a dare il nostro addio alla dieta pranzando in un posto davvero insolito: L’Osteria dei Passatelli.
Questo posto si trova in una sala cinematografica. Ai tempi questo posto ospitava 3 sale ma attualmente ne è stata mantenuta solo una. Il locale è bellissimo e i richiami al cinema sono ancora molto evidenti: sono state mantenute ad esempio le pareti nere e anche a livello di assorbimento del suono va che è una meraviglia!
Cosa si mangia qui? Ovviamente piadina (buonissima!!!) e magari accompagnata da taglieri di affettati e salumi. Ma non solo: tutti i primi piatti della tradizione (passatelli of course, strozzapreti, tortellini, cappelletti..), secondi sia di carne che di pesce, dolci sfiziosi.
Ravenna: visita al Battistero Neoniano
Iniziamo a prendere confidenza con i musei di Ravenna?
Unesco check: 1 di 8. A Ravenna ci sono ben otto monumenti che sono Patrimonio dell’Umanità UNESCO:
- la Basilica di San Vitale
- il Mausoleo di Galla Placidia
- il Battistero Neoniano
- la Cappella Arcivescovile
- il Battistero degli Ariani
- la Basilica di Sant’Apollinare in Classe
- la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
- il Mausoleo di Teodorico
Il Battistero Neoniano è relativamente piccolo ma vi stupirà constatare quanta bellezza riesca a stare rinchiusa in così poco spazio!
Il Battistero Neoniano o Battistero degli Ortodossi è uno dei monumenti più antichi di Ravenna (probabilmente edificato ad inizio del V secolo). Il nome “Neoniano” è legato al vescovo Neone: proprio negli anni in cui Neone era vescovo il battistero subì importanti lavori di restauro che portarono al rifacimento della cupola e alla realizzazione delle favolose decorazioni interne che ancora oggi lasciano i visitatori a bocca aperta.
Volete dare una sbirciata? Ecco qualche foto!
Il suo punto forte è senza ombra di dubbio la Cupola decorata in mosaico. Noterete una fascia centrale su fondo blu in cui sono raffigurati i Dodici Apostoli mentre al centro della cupola è raffigurata la scena del battesimo di Cristo, immerso nelle acque del fiume Giordano in compagnia di San Giovanni Battista.
Curiosità: il battistero ha subito un ribassamento di 3 metri sotto il livello della strada. Questo è dovuto al fenomeno della subsidenza che ha colpito moltissimi degli edifici presenti in città: si tratta di un fenomeno geologico che prevede un lento ma progressivo abbassamento del terreno. Sostanzialmente gli edifici lentamente ma inesorabilmente sprofondano!
Ravenna: visita alla Cappella Arcivescovile
La tappa successiva è la Cappella Arcivescovile o Cappella di Sant’Andrea si trova all’interno del Museo Arcivescovile ed è anch’essa Patrimonio Unesco. Unesco check: 2 di 8. Si tratta dell’unico monumento ortodosso ancora esistente in città, realizzato ai tempi di Teodorico come oratorio privato dei vescovi ortodossi.
Anche qui troverete bellissime decorazioni in mosaico. Potrete ammirare una cosa piuttosto rara: la rappresentazione di Cristo in versione soldato, raffigurato mentre calpesta i simboli del mare: il leone e il serpente.
Il Museo Arcivescovile e la Cattedra di Massimiano
All’interno del museo troverete un’altra chicca da non perdere: la Cattedra di Massimiano. Si tratta di una spettacolare cattedra in legno ricoperta da placchette d’avorio, che risale al sesto secolo. Le decorazioni in avorio sono davvero pazzesche!
Cos’è una cattedra? Il nome di “cattedra” è legato alla funzione che ogni vescovo è chiamato a svolgere in quanto guida della Chiesa e simbolo di autorità religiosa.
Un giro in centro a Ravenna
Dopo questo primo giro tra mosaici e storia, concedetevi una passeggiata tra le deliziose strade del centro. Immancabili:
- un passaggio in Piazza del Popolo, il cuore di Ravenna
- un giro al Mercato Coperto
- Casa Matha
- via Cairoli
- curiosità: il negozio di Max Mara, in via IV Novembre, sorge dove un tempo sorgeva la Chiesa di San Michele in Africisco (risalente al sesto secolo). Shopping a parte, date un’occhiata all’interno. 🙂
Nuovi quartieri: la Darsena
Per l’aperitivo vi propongo di spostarvi in uno dei quartieri emergenti di Ravenna, molto gettonato per aperitivo, cena e dopocena: la Darsena.
Questo quartiere si trova a una decina di minuti dal centro storico, alle spalle della stazione ferroviaria. Si può raggiungere a piedi, grazie a dei sottopassaggi, ma anche in auto (c’è un’ampia area parcheggio).
Molti dei vecchi magazzini che si trovano in questa zona sono stati riqualificati e trasformati in bar e ristoranti davvero stilosi. Dal trasportare merci lungo i canali a sorseggiare una birra fresca al tramonto, è un attimo! 🙂
Noi siamo stati al Darsenale, un locale molto figo e molto moderno. Si tratta di una birreria che produce diversi tipi di birre artigianali ma avrete anche la possibilità di bere vino o analcolici.
Ci si può fermare per aperitivo ma anche per cena. Qui fanno stuzzichini da condividere (patatine fritte, polpettine sfiziose di vario genere, fritti..) ma anche burger e pizza (buona!).
PS. questa zona è ricca di street art!
Mosaico di Notte: Sant’Apollinare in Classe
Il caldo delle giornate estive vi fa passare la voglia di andare alla scoperta dei monumenti con la luce del sole però allo stesso tempo non potete perdervi la bellezza dei mosaici di Ravenna? E che problema c’è?! 🙂
Ravenna ha pensato ad una soluzione ad hoc: “Mosaico di Notte”.
Questa fantastica iniziativa prevede l’apertura in orario serale dei monumenti più belli della città. Per avere il dettaglio delle aperture potete dare un’occhiata a questa pagina sul sito del turismo di Ravenna.
Ad esempio noi abbiamo dedicato la serata del giorno 1 di questo itinerario, alla visita della Basilica di Sant’Apollinare in Classe e al Museo Classis.
Basilica di Sant’Apollinare in Classe
Unesco check: 3 di 8.
Questa Basilica vi colpirà in primo luogo per il contrasto tra la semplicità del suo esterno e la bellezza piena di dettagli dei suoi interni, come se fosse uno scrigno da aprire!
La basilica dedicata a Sant’Apollinare è maestosa e imponente, caratterizzata da una navata centrale davvero molto ampia, probabilmente pensata per una comunità molto numerosa di fedeli provenienti dall’area portuale.
Il suo punto forte sono senza ombra di dubbio i mosaici ma non perdetevi anche gli antichi sarcofagi marmorei degli arcivescovi, che potrete ammirare disposti lungo le navate laterali.
Parliamo dei mosaici? Caso unico di scena della trasfigurazione resa in modo astratto. La figura rappresentata nel mosaico è Apollinare: fondatore e primo vescovo della chiesa ravennate.
Dentro la croce si può notare il viso di Gesù che si sta trasfigurando, sta diventando luce.
I dodici agnelli bianchi immersi nel paesaggio verdeggiante rappresentano i dodici apostoli: Giacomo e Giovanni sono le due persone raffigurate a destra mentre la pecora da sola a sinistra è Pietro.
Dio è la mano che sbuca dall’alto, sopra la croce. Ai lati della croce sono rappresentate le lettere dell’alfabeto greco alpha e omega: inizio e fine del mondo.
Sotto la croce invece potrete notare la scritta “salus mundi” cioè “salvezza del mondo”.
Mosaico di Notte: Museo Classis
Siete troppo stanchi o ci sta un’ultima tappa? Quella che vi propongo si trova a pochi passi dalla Basilica di Sant’Apollinare in Classe. Il Museo Classis è uno dei musei archeologici più importanti d’Italia e vi farà fare un viaggio nella storia di Ravenna.
Particolarità: l’edificio che ospita il Museo Classis è un ex zuccherificio.
Si accede attraverso una scalinata che è centralmente decorata con un’onda di mosaico lunga ben 33 metri, davvero scenografica, che rappresenta lo stretto legame tra Ravenna e il mare.
Il Museo vi condurrà attraverso un viaggio nella storia di Ravenna, dalle origini della città fino al Medioevo.
4 giorni a Ravenna e dintorni – giorno 2: Comacchio
Per questa seconda giornata ci spostiamo ad esplorare i dintorni di Ravenna. Siete mai stati a Comacchio? Meta deliziosa per una girata del weekend o anche per un soggiorno più lungo, soprattutto se siete amanti del campeggio e del mare.
Comacchio e i lidi ferraresi
Conoscete i 7 Lidi di Comacchio? Si tratta di località balneari che fanno parte del Parco regionale del Delta del Po e che si estendono per circa 25 chilometri lungo il litorale ferrarese.
- Lido degli Estensi: uno dei più frequentati. Mondano e vivace. Lunghe spiagge, stabilimenti balneari.
- Lido di Spina (Spina era l’antica città etrusca che sorgeva in località Comacchio): non solo locali e divertimento notturno ma anche bellissime villette immerse nella natura, vicino alla spiaggia.
- Porto Garibaldi: ex villaggio di pescatori diventato accogliente località turistica. Da qui partono escursioni per visitare il Delta del Po.
- Lido delle Nazioni: non solo divertimento e spiaggia ma anche paradiso per gli amanti dello sport.
- Lido degli Scacchi: tranquillo, perfetto come meta di vacanza per le famiglie.
- Lido di Pomposa: idem come sopra.
- Lido di Volano: tranquillo ex villaggio di pescatori, immerso nella natura.
Lido di Spina
Noi ci siamo diretti a Lido di Spina che è quello più a sud ed è molto verde per via della sua pineta.
Come vi dicevo, questa zona è ricca di campeggi super! Vi lascio due informazioni al volo sui due camping che ho avuto modo di vedere, nel caso in cui fosse di vostro interesse:
- lo Spina Camping Village
- il Camping Village Mare Pineta
Entrambi ENORMI con un sacco di sistemazioni diverse, per tutte le tasche e per tutti i gusti. Ovviamente servizi di ogni genere: parco acquatico, bar, ristorante, aree giochi, animazione, noleggio bici..e il mare con la lunghissima spiaggia tipica di queste zone, of course!!
Un posto insolito a Comacchio: Casa Museo Remo Brindisi
Io sono notoriamente una che si perde più nella natura, che nei musei… ma questo posto mi è piaciuto da matti! Proprio il genere di museo che cattura la mia attenzione! Una chicca che non dovreste perdervi se passate da queste parti.
Vi aspettereste di trovare un museo d’arte contemporanea immerso in una pineta a due passi dal mare?
Casa Museo Remo Brindisi: cosa aspettarsi?
Questa casa museo venne realizzata tra il 1971 ed il 1973 su richiesta e idea dell’artista Remo Brindisi e su progetto dell’architetto-designer Nanda Vigo.
Dall’anno della sua costruzione fino all’anno della morte di Remo Brindisi questo edificio fu una casa-museo aperta alle visite del pubblico nei mesi estivi. Dopo la morte di Brindisi, nel 1996, in base al suo volere testamentario l’edificio e tutto quello conteneva furono donati come eredità al Comune di Comacchio.
La particolarità di questo posto è legata al fatto che, essendo stata la residenza di Brindisi, contiene non solo tutta la sua collezione artistica ma anche tutti gli elementi di arredo tipici di una casa (es un letto matrimoniale, uno studio, ecc..).
Difficilmente troverete altrove opere di artisti così importanti inserite in un contesto simile, così “casalingo”. Per farvi qualche nome: Pablo Picasso, Salvator Dalì, Lucio Fontana, Andy Warhol..
Orari e giorni di apertura Casa Museo Remo Brindisi
- nei mesi di Aprile, Maggio, Settembre e Ottobre: apertura il giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi, ore 10.00-12.30 e 15.00-18:30
- nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto: apertura serale dal martedì alla domenica, ore 19:00-23:00
- da Novembre a Marzo: apertura venerdì, sabato e domenica, ore 15:00-17:30 (chiuso 1 gennaio e 25 dicembre)
Costi di ingresso Casa Museo Remo Brindisi
- Ingresso intero: € 4,50
- Ingresso ridotto: € 2,50
- Biglietto ridotto per gruppi da 20 persone / soci touring / visitatori di età compresa tra 11 e 18 anni / visitatori di età superiore ai 65 anni
- Biglietti gratuito per bambini sotto gli 11 anni / disabili / guide turistiche / giornalisti tesserati / militari
Tutta questa arte vi ha fatto venire fame? Bene, andiamo a pranzo!
Comacchio: pranzo con vista al ristorante Locanda del Delta
Appena arrivati a Comacchio abbiamo ricaricato le energie con un pranzetto davvero superbo! Il ristorante Locanda del Delta si trova in una posizione suuuuper panoramica di fronte a uno degli scorci migliori di Comacchio. Ha svariati tavolini all’aperto e tirava un’arietta che faceva stare divinamente!
I miei compagni di viaggio si sono sbafati dei gran piatti di pesce e, a dedurre dalle loro reazioni, dovevano essere davvero squisiti. Io però sono la “bambina speciale” che non mangia pesce (ehm..che devo farci?!) e quindi ho avuto un menù di terra.
Ve la butto lì: il piatto di tortelli alla zucca che mi hanno preparato per me vince il premio di miglior piatto di tutto il viaggio. FAVOLOSI.
Un giro a Comacchio: cosa vedere?
Comacchio ha avuto un sacco di vite, più dei gatti!
Partendo dall’inizio, Comacchio è l’erede dell’antica città etrusca di Spina (importante porto commerciale). Poi, la Comacchio vera e propria si è sviluppata come centro di commerci marittimi e fluviali e come centro di produzione del sale nel Medioevo. Nei secoli a seguire, invece, la sua economia è stata incentrata sulle Valli del Delta del Po e sulla pesca.
Cosa vedere a Comacchio?
- Ponte della Ca’ o Ponte degli Sbirri (è quello che ammirerete dal ristorante)
- Ponte di San Pietro
- Ospedale degli Infermi e Museo Delta Antico
- Trepponti
- Torre Civica
- Loggia del Grano o dei Mercanti
- Chiesa del Rosario e Chiesa del Suffragio (vicine alla Torre Civica)
- Cattedrale di San Cassiano e Torre Campanaria
- Loggiato dei Cappuccini (lungo porticato a 143 archi)
- Manifattura dei Marinati
Cosa vedere a Comacchio: Museo Delta Antico
Il Museo Delta Antico è ospitato dall’Antico Ospedale degli Infermi, un edificio molto imponente, in stile neoclassico.
Qui sono conservati numerosi reperti archeologici che risalgono ai diversi periodi storici che hanno caratterizzato il passato della città. L’allestimento del museo non è cronologico solo per ragioni logistiche: al piano terra troverete il periodo romano mentre al piano superiore troverete l’epoca etrusca (di Spina) e quella medievale.
Ci sono molti supporti che facilitano la fruizione individuale, anche con un percorso olfattivo.
Da non perdere: nella zona espositiva del periodo romano è conservato l’intero carico di una nave risalente ai primi anni dell’impero che è stata rinvenuta nel 1981 a Comacchio dragando i canali per agricoltura. Tutto il carico è stato tenuto intatto dallo strato di limo (se non sapete cosa sia il limo, è tipo fango) ed è oggi esposto al museo: vasi, anfore, merce, empietti votivi..
Museo Delta Antico: biglietto d’ingresso
- 6€ biglietto intero
- 3€ biglietto ridotto per bambini e ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, over 65, tesserati FAI / Touring Club Italiano / RavennAntica / Slow Food / ANMI, scolaresche e gruppi di minimo 20 persone
- ingresso omaggio per bambini di età inferiore agli 11 anni, disabili con accompagnatore, guide turistiche, militari in servizio, giornalisti
Cosa vedere a Comacchio: Manifattura dei Marinati
Sapete qual è una delle cose per cui è famosa Comacchio? Le anguille!
Comacchio è un luogo profondamente legato alla pesca delle anguille; ai tempi ne venivano pescate tonnellate in una sola notte! Adesso la pesca è stata estremamente ridotta ma viene comunque mantenuta, anche per non perdere una tradizione così importante. Le anguille però vengono pescate in quantità decisamente minore, per fare in modo che tornino al Mar dei Sargassi per dar loro la possibilità di riprodursi.
La Manifattura dei Marinati è un museo-laboratorio, la fabbrica in cui venivano lavorati tutti i pesci marinati (non solo le anguille).
Il cuore di questo posto è la Sala dei Fuochi, caratterizzata dalla presenza di 12 camini. Qui vengono seguite le varie fasi di preparazione delle anguille: taglio, spiedata, cottura e confezionamento.
La Calata è il locale in cui veniva scaricato il pescato destinato alla marinatura e poi diviso per pezzatura.
La Sala degli Aceti è il locale in cui veniva preparata la concia per conservare il pesce ovvero il mix di sale e aceto che serviva per la marinatura delle anguille.
Escursione in barca nelle Valli di Comacchio
Nel pomeriggio abbiamo preso parte ad un’escursione spettacolare: un giro per i canali delle Valli di Comacchio a bordo di una tradizionale barca in legno a fondo piatto.
Se volete saperne di più vi consiglio di non perdervi questo articolo che vi presenta 3 escursioni nella natura da non perdere a Ravenna e dintorni. Lì vi racconto tutti i dettagli di questa bellissima esperienza e vi consiglio anche un posto dove fermarvi a cena.
Biglietto integrato per Comacchio
C’è la possibilità di acquistare un biglietto unico “Comacchio Museum Pass” a 19€ che comprende la visita di tutti i musei e delle Valli di Comacchio.
Inclusi:
- Casa Museo Remo Brindisi
- Museo Delta Antico
- Manifattura dei Marinati
- visita in barca agli antichi Casoni da pesca
4 giorni a Ravenna e dintorni – giorno 3: Cervia e Milano Marittima
Anche per questa terza giornata ci spostiamo ad esplorare i dintorni di Ravenna. Adesso è il turno di Cervia e Milano Marittima. Iniziamo subito da Milano Marittima.
Milano Marittima: la città giardino
Milano Marittima è una frazione del comune di Cervia, nata all’inizio del Novecento con l’idea di diventare una località balneare per i milanesi, un mix paradisiaco tra natura e architettura, immerso nel verde della pineta.
L’idea iniziale prevedeva un tipo di turismo un po’ più esclusivo, poi si è trasformato in turismo di massa e così Milano Marittima è diventata una delle località balneari più visitate della riviera romagnola.
La storia di Milano Marittima è legata all’idea di Giuseppe Palanti un pittore che, ad inizio del 1900, aveva immaginato di ricreare qui una “città giardino” in cui la pineta sarebbe stata il parco centrale. Ci sarebbero stati dei “magneti” ovvero tutti i luoghi di aggregazione come ristoranti e discoteche, da cui sarebbero partiti a raggiera una serie di viali che portavano alle villette, da cui ne sarebbero partiti altri ancora, in direzione del mare. Sarebbe stata una meta di vacanza ideale per il medio e alto ceto milanese che avrebbe acquistato i villini progettati da Palanti: immersi nella pace e nel verde della pineta e ad un passo dal mare.
Tra questi, uno dei villini era proprio di proprietà di Palanti stesso che lo esibiva come scintillante biglietti da visita con gli amici milanesi che lo raggiungevano in visita durante l’estate.
“Cavolo, davvero bellina questa tua casa vacanze…” – “Vero eh? Ne vuoi una?? Ti faccio uno sconto!”
Nel 1911 venne fondata la società “Milano Marittima” mentre nel 1912 iniziò il processo di costruzione dei primi villini, tra cui anche quello di Palanti. Dopo la Prima Guerra Mondiale, alla società d Palanti si affiancò anche la CIVAM (Cooperativa Italiana Villini Alloggi al Mare e al Monte). L’arrivo di questa new entry diede il via alla costruzione di nuovi villini ma al tempo stesso portò all’allontanamento di Palanti da questo progetto e da Milano Marittima.
Milano Marittima e i villini Liberty
Alcuni dei villini liberty oggi sono diventati alberghi oppure sono abitazioni private non visitabili. Alcuni sono disabitati e in vendita! Ad ogni modo, è possibile ammirarne l’architettura.
Da non perdere Villa Palanti, una delle sette ville costruite prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale e l’unica che ancora oggi conserva il suo aspetto originale (è di proprietà di un privato di Cesena che fortunatamente ne ha mantenuto intatto l’aspetto).
Il villino di Palanti era stato dedicato alla moglie (infatti si chiama Villa Ada) e ha decorazioni interne che sono opera di Palanti stesso.
Cosa vedere a Cervia: vista panoramica dalla Torre San Michele
La Torre San Michele è la sede dell’Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica.
La Torre è alta di 22,5 m e si trova nel centro storico di Cervia. Questo fortino risale al 1691 (prima della fondazione di Cervia Nuova), anno in cui fu costruita con lo scopo di difendere la città e i magazzini che conservavano il sale, dagli attacchi dei Turchi e dei Saraceni.
Ça va sans dire, la vista da lassù è davvero bella! La sala panoramica all’ultimo piano è accessibile solo in occasione di esposizioni o iniziative organizzate, provate a chiedere all’ufficio turistico. Magari siete fortunati e capitate in un giorno in cui si può accedere!
Dove mangiare a Cervia: pranzo al circolo dei Pescatori
Se c’è una cosa che ho capito di Cervia durante il mio viaggio in Romagna, è che lì davvero non si rischia di morire di fame. Diciamo che il mood da “nonna che ti vede sciupato e ti rimpinza di cibo” qui si manifesta all’ennesima potenza! 🙂
C’è un posto che è un’istituzione da queste parti: il ristorante “Circolo dei Pescatori – la Pantofla“.
Ovviamente qui la specialità è il pesce. Ma anche a sto giro sono riuscita a sopravvivere: un piatto di pasta pomodoro e basilico non si nega a nessuno! 🙂 Certo, se amate il pesce qui vi trovate in paradiso!
Cosa vedere a Cervia: visita al Museo del Sale
“MUSA” sta per Museo del Sale.
Il Museo del Sale si trova all’interno del Magazzino del Sale “Torre“. Il suo scopo è quello di raccontare il patrimonio storico della “civiltà del sale” di Cervia attraverso immagini, testimonianze e oggetti storici come, ad esempio, gli antichi attrezzi di legno che venivano usati per raccogliere il sale oppure le imbarcazioni piatte che venivano utilizzate per trasportarlo dalle saline ai Magazzini.
Biglietti d’ingresso per il Museo del Sale di Cervia
- 2€ biglietto intero
- 1€ biglietto ridotto per ragazzi di età compresa tra i 13 e i 18 anni
- ingresso gratuito per bambini di età inferiore ai 12 anni, disabili con accompagnatore, guide turistiche, giornalisti, soci del Gruppo Culturale Civiltà Salinara
- ingresso gratuito anche la prima domenica del mese
Escursione: passeggiata in salina con guida ambientale
Nel pomeriggio abbiamo preso parte ad un’altra escursione in natura: una passeggiata nelle saline di Cervia, accompagnati da una guida escursionistica ambientale.
Se volete saperne di più vi consiglio di non perdervi questo articolo che vi presenta 3 escursioni nella natura da non perdere a Ravenna e dintorni. Lì vi racconto tutti i dettagli di questa esperienza.
Il tramonto vissuto qui è stato a dir poco spettacolare! Fenicotteri inclusi.
Vi lascio qualche foto così che possiate farvene un’idea.
Dove mangiare a Cervia: cena alle Officine del Sale
Vi ricordate quando vi ho detto che Cervia vi tratterà come una nonna che vi vede sciupatini e vi riempie di cibo? Bene, in questo posto moltiplicate per due! 🙂
Anche qui i miei compagni di viaggio si sono gustati una faraonica cena di pesce!! FARAONICA. E per me? Pasta con gli strigoli! Insomma, andate sereni che anche se non mangiate pesce, qui starete divinamente.
4 giorni a Ravenna e dintorni – giorno 4: Ravenna
Avevamo passato la prima giornata di questo itinerario a Ravenna… e adesso proprio a Ravenna torniamo! Qui si concluderà il nostro giro alla scoperta di questa zona della Romagna.
La mattinata la passiamo a Marina di Ravenna per un’escursione davvero davvero speciale!
Escursione per il rilascio in mare di una tartaruga a Marina di Ravenna
Questa giornata parte con il botto. Sapevate che il Mare Adriatico è pieno di tartarughe marine?
Queste zone sono ricche di nutrienti e con fondali marini non troppo profondi che semplificano la loro ricerca di cibo, per cui da queste parti c’è una fitta concentrazione di amichette pinnate. Molte purtroppo finiscono nei guai: spiaggiate, incastrate nelle reti dei pescatori, ferite dalle eliche dei motoscafi.. Per fortuna ci sono i ragazzi di Cestha che pensano a loro!
Cestha è un centro ricerche e anche un centro di recupero tartarughe marine. Non è aperto al pubblico ma si possono organizzare delle visite e si può anche partecipare all’escursione in mare per il rilascio in libertà delle tartarughe, una volta finito il loro periodo di convalescenza.
Come fare? Sostenendo la loro attività attraverso le adozioni delle tartarughe.
Ho scritto un articolo in cui vi spiego come fare e vi racconto della mia escursione per il rilascio in mare della tartaruga Zucchero Filato. E se volete vedere di persona Zucchero Filato che torna in libertà, date un’occhiata anche a questo reel. 🙂
Dopo questa mattinata da animal stalkers, torniamo a Ravenna per un pomeriggio a metà tra cultura e street art. Prima tappa: il Mausoleo di Teodorico.
Cosa vedere a Ravenna: visita al Mausoleo di Teodorico
Unesco check: 4 di 8.
Il Mausoleo di Teodorico si trova fuori dal centro storico, dentro un grande parco. Fu fatto costruire da Teodorico come sua sepoltura (una robina umile umile! 🙂 ) ed è la più importante costruzione funeraria realizzata dagli Ostrogoti in Italia.
Fu costruito in blocchi di pietra d’Aurisina messi in posa a secco, senza cemento, e sormontati da una grande cupola monolitica.
Si tratta del più grande monolite mai usato come cupola: un unico blocco che poi è stato modellato.
Street art di Ravenna
Ravenna è una città ricca di street art.
Aguzzate la vista quando andate in giro in centro perché potrebbe capitarvi di incrociare qualcuna di queste opere:
- “L’arte sa nuotare”: troverete diverse opere di BLUB che ritraggono personaggi famosi sott’acqua
- “SuperWoman” di LeDiesis: diverse opere che raffigurano super donne del passato in modo alternativo 🙂
- “Space Invaders”: qua e là nel centro città sbucano anche le opere realizzate da Invader con piccole mattonelle colorate ed ispirate ai mostri del celebre videogioco
Da non perdere anche la “Cittadella della Street Art” in via Gulli. Qui troverete moltissimi murales:
- “At the beginning of the journey of our life” di Millo (ispirato a Dante e Virgilio)
- “The Incredulity of Saint Thomas” di Basik
- “Everyone has his own hell” di Zed1
- altri murales di Ericailcane e di Bastardilla
Vi consiglio di non perdervi questo reel. Ci troverete suggerimenti sui murales da vedere a Ravenna (non solo questi ma anche altri in zona Darsena) e un consiglio super, per ammirarli in modo davvero originale!! Siete curiosi? Date un’occhiata! 🙂
Dove mangiare a Ravenna – Ca’ de Vèn: un posto “storico”
Ca’ de Vèn è un locale storico che si trova nel centro di Ravenna, ospitato nel quattrocentesco Palazzo Rasponi., e che nasce nel 1975 come enoteca dei vini della Romagna e ristorante. Il soffitto a volte è decorato con affreschi del ‘700 e gli arredi sono ancora quelli originali del 1876.
Che si mangia qui? Tutte quelle cosine golose che non stancano mai, tipo crescioni, salumi, affettati, formaggi e piadine (anche in diverse versioni come, ad esempio, la piadina al rosmarino o ai ciccioli).
Un’ottima cena in un locale bellissimo!
Cosa vedere a Ravenna: il Mausoleo di Galla Placidia
Unesco check: 5 di 8.
il Mausoleo di Galla Placidia è uno degli edifici più antichi di Ravenna e si trova a pochi metri dalla imperdibile Basilica di San Vitale.
Fu commissionato nel quinto secolo da Galla Placidia che era imperatrice..tra l’altro era anche a capo dell’intera baracca per conto del figlio Valentiniano III. 🙂 Galla Placidia voleva questo mausoleo per essere seppellita qui assieme al fratello e al marito. Anche in questo caso, un’umilissima ultima dimora! 🙂
L’edificio non è enorme e visto da fuori appare anche piuttosto sobrio ma, una volta entrati, resterete a bocca aperta per la ricchezza delle decorazioni in mosaico che ricoprono ogni centimetro libero!
Si inizia subito alla grande con il soffitto del tratto di ingresso. Qui noterete anche uno dei mosaici più importanti: Cristo Buon Pastore, circondato dalle sue pecore.
Si arriva poi alla bellissima cupola: si tratta di un cielo blu pieno di stelle al cui centro spicca una croce latina dorata (che rappresenta Cristo Sole Nascente) mentre ai quattro angoli sono rappresentati i quattro Esseri dell’Apocalisse che lo acclamano.
Cosa vedere a Ravenna: la Basilica di San Vitale
Unesco check: 6 di 8.
Ero già stata a Ravenna anni fa per una velocissima toccata e fuga.. ed ero stata proprio qui. Avevo a disposizione il tempo per visitare un’unica cosa e avevo optato proprio per la Basilica di San Vitale. Adesso posso dirvi che avevo scelto proprio bene!! 🙂 Decisamente la mia preferita.
Curiosità: la basilica è dedicata a San Vitale, un martire dei primi secoli del Cristianesimo, e pare che questa cosa sia strettamente connessa anche al punto in cui la basilica è stata costruita. Infatti pare che qui si trovasse un sacello (piccolo edificio di culto) eretto proprio in memoria di Vitale e che fu inglobato nella struttura. Una leggenda racconta che il martirio sia avvenuto proprio qui.
Questa basilica è uno dei monumenti più importanti dell’arte paleocristiana, non solo in Italia ma anche nel mondo.
Costituisce un unicum nell’arte bizantina sia da un punto di vista architettonico (per come fonde in modo originale le due tradizioni – occidentale e orientale), sia per i suoi mosaici.
Appena entrati resterete di stucco!
Le decorazioni in mosaico sono incredibili, così come l’imponente volta centrale affrescata.
Basilica di San Vitale: cosa non perdere
DA NON PERDERE: l’accesso al presbiterio è caratterizzato da un arcone decorato in mosaico con quindici medaglioni che contengono i busti dei Dodici Apostoli, di Cristo (ovviamente lui è quello che sta sulla sommità!) e dei presunti figli di San Vitale (San Gervasio e Protasio). Questo arcone è la mia cosa preferita di questa basilica, bellissimo!
Curiosità: cercate tra gli altri il busto di Sant’Andrea. Da questo viaggio a Ravenna ho imparato che lui è sempre quello più spettinato! E se ci fate caso, c’è San Pietro sopra di lui e sembra che lo guardi malissimo! 🙂
Nella volta a crociera le decorazioni sono divise in quattro vele triangolari. Al centro della volta, all’interno di una ghirlanda sorretta da quattro angeli, è rappresentato l’Agnello Mistico.
Nel presbiterio troverete raffigurate molte scene relative ad episodi dell’Antico e Nuovo Testamento (Mosè, Abramo, Abele..).
Nell’abside vedrete invece, su uno sfondo aureo, la figura di Cristo che sta seduto su un globo azzurro ed è accompagnato da due arcangeli e da San Vitale (NB: il titolare di questa chiesa!), a cui porge una corona trionfale. La cortesia prima di tutto.. tipo come quando vai a cena a casa di qualcuno e gli porti una bottiglia di vino in dono! 🙂
Curiosità: sul pavimento nell’area del presbiterio di fronte all’altare, troverete rappresentato un labirinto a forma circolare, totalmente realizzato in marmo. Fateci caso, anche se comprendo che sia difficile staccare gli occhi dalla bellezza dei mosaici sopra le vostre teste! 🙂
Cosa vedere a Ravenna: la Domus dei Tappeti di Pietra
Ultima tappa di questo itinerario.
La Domus dei Tappeti di Pietra si trova nascosta nei sotterranei della chiesa di Sant’Eufemia e viene considerata da molti uno dei più importanti siti archeologici scoperti in Italia negli ultimi decenni.
“Domus” perché era una abitazione privata, un complesso di case databili tra il I e il VI secolo d.C.. “Tappeti di Pietra” invece è un bellissimo nome, azzeccatissimo a livello marketing, che sta ad indicare la ricchezza di pavimenti in marmo e mosaico che troverete qui.
Negli anni novanta la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna riportò alla luce questo complesso mentre erano in corso i lavori per la costruzione di un parcheggio sotterraneo.. a Ravenna le sorprese non finiscono mai! 🙂
E probabilmente c’è ancora molto altro da scoprire.. ma la presenza delle abitazioni ha limitato lo svolgimento degli scavi. Ad oggi è possibile percorrere tutto il perimetro del sito archeologico su passerelle sopraelevate
Da non perdere il grande salone di ricevimento, al cui centro è raffigurato il cosiddetto “Mosaico delle Stagioni”: quattro figure danzanti in cerchio, che rappresentano le 4 stagioni.
Biglietti e tariffe – monumenti di Ravenna
A Ravenna esiste solo la possibilità di un biglietto cumulativo che comprende: la Basilica di San Vitale, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero Neoniano, il Mausoleo di Galla Placidia, il Museo Arcivescovile (e la Cappella Arcivescovile).
Tariffe:
- 10.50€ biglietto intero
- 9.50€ biglietto ridotto: studenti italiani e stranieri durante l’anno scolastico, gruppi (min. 20 paganti), associazioni ed enti convenzionati
- gratis per bambini fino ai 10 anni, residenti nel Comune di Ravenna, disabili, religiosi, militari, guide turistiche dell’Emilia-Romagna, giornalisti (previo accreditamento).
Il biglietto è valido per 7 giorni consecutivi dalla data di emissione e dà diritto a un solo ingresso per monumento.
NB: Per l’ingresso al Mausoleo di Galla Placidia e al Battistero Neoniano è previsto un supplemento di 2€ (con prenotazione obbligatoria).
Dove si comprano i biglietti? Online oppure il giorno stesso di visita presso le biglietterie situate all’ingresso dei monumenti.
Visita guidata a Ravenna
Certo, vedere questi monumenti e in generale la città di Ravenna accompagnati da una guida è tutta un’altra cosa! Noi siamo stati accompagnati per tutto il tempo trascorso a Ravenna dalla bravissima Claudia.
Se vi può interessare questo tipo di servizio, vi consiglio di rivolgervi a “Il Papavero – guide turistiche Emilia-Romagna“.
4 giorni a Ravenna e dintorni: suggerimenti extra
Questo è stato il mio itinerario ma ci sono sicuramente ancora un sacco di cose da fare e vedere a. Ravenna e dintorni.
Qualche esempio?
- il MAR (Museo d’Arte della città di Ravenna)
- la tomba di Dante
- la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
- il laboratorio di mosaico KOKO
- il battistero degli Ariani
4 giorni a Ravenna e dintorni: il mio consiglio
Se avete a disposizione meno giorni o anche solo un weekend, a voi selezionare le esperienze che vi ispirano di più! 🙂
Se posso darvi un consiglio quello che non mi perderei per nulla al mondo sono la Basilica di San Vitale, un giretto in centro a Comacchio e le escursioni in natura.
Fatemi sapere nei commenti se questa guida vi sarà utile!
*Blog tour “Le Eccellenze della Romagna” organizzato da Viral Passport con la collaborazione dei comuni di Ravenna, Comacchio e Cervia.
Sara, viaggiatrice rockettara. Ho iniziato a viaggiare (in)seguendo i Pearl Jam in tour e poi non ho più smesso.. “before her first step, she’s off again”! Lavoratrice dipendente e viaggiatrice seriale, ho imparato a sfruttare al massimo il mio tempo libero perché il punto non è quante ferie hai ma come le usi!! DIMMI QUANTE FERIE HAI E TI DIRÒ CHE VIAGGI FARE! 🙂
Bellissime esperienze, tutte “concatenate” fra di loro! Ravenna ed i suoi dintorni dà un ventaglio di ispirazioni davvero fantastiche! E poi, insieme, è stato ancora più belle!