Divido quindi il mio tempo tra lavoro, giri dell’oca tra le mie tre regioni, concerti, continue gite del weekend e tanti viaggi!
“Restless soul, enjoy your youth”
I Pearl Jam hanno sempre ragione ed è proprio questo il mio spirito: sono un’anima senza pace (in senso positivo!) che vuole godersi ogni momento e scoprire il più possibile di questo tondo pianeta in cui viviamo (e i terrapiattisti MUTI!).
“and all I taught her was everything”
Partiamo dalle basi: i Pearl Jam mi hanno insegnato tutto.
Hanno definito non soltanto quello che sono ma anche il mio modo di viaggiare. Infatti ci sono dei grossi parallelismi tra il mio modo di essere viaggiatrice e il mio modo di essere una rockettara innamorata dei Pearl Jam.
Tanto per cominciare, quasi tutti i miei primi viaggi sono stati degli inseguimenti appresso a loro. Il mio primo concerto dei Pearl Jam è stato nel 2006 e potremmo riassumerlo così: SBROCCATA, PERSA PER SEMPRE, ADDIO. Da lì è stata una downward spiral. Il vaso di Pandora si è aperto definitivamente nel 2009 quando sono volata a vederli a Berlino e ho scoperto il magico mondo dei concerti all’estero.
Il meraviglioso mix di rock’n’roll e viaggi! What else?!?
È una cosa difficile da spiegare a chi non è nel loop dei Pearl Jam (o anche di Springsteen!) ma seguirli in tour diventa peggio di una dipendenza..
Nel 2009 era stato un concerto all’estero. L’anno dopo i concerti sono diventati 5. L’anno dopo ancora, volavo felice verso un ulteriore upgrade: un tour in America al grido di “Eh vabbè, ma se non suonano in Europa che si deve fare?! Andiamo noi!”.
Insomma, una volta che inizi, non c’è più modo che tu possa uscirne!!!
Questo ha anche nettamente influenzato il mio modo di essere viaggiatrice. Seguire una band in tour vuol dire fare viaggi-tour ovvero zompare da una città all’altra incastrando collegamenti, aerei, macchine e chi più ne ha più ne metta! E vuol dire anche ottimizzare i giorni “liberi” per scoprire il più possibile del nuovo posto dove si è stati catapultati.
Mi sono trovata più volte su alcuni forum in conversazioni di questo tipo: DOMANDA “Ho 10 giorni per vedere il nord del Cile. Mi date un consiglio? Avevo pensato a queste tappe, secondo voi sono fattibili?” – RISPOSTA ““ah no, per vedere bene il nord del Cile ti servono almeno due mesi”
EH SI, e se la mia nonna aveva le ruote era un carretto! Non è questione di fare turismo mordi e fuggi, il punto è che il tempo a disposizione non è infinito e allora bisogna essere bravi a pianificare viaggi intensi che ci permettano di ottimizzarlo e di riempirci delle nuove realtà in cui ci troviamo.
Viaggi rock’n’roll: ottimizzare tempo e soldi per viaggiare di più!
Vi presento tutte le sfumature che mi caratterizzano come viaggiatrice e concertara 🙂
Viaggi rock’n’roll: l’entusiasmo
La gioia folle, durante i concerti e durante i viaggi. La felicità immensa, fino alle lacrime. Non avete idea di che pianti mi sia fatta durante i concerti dei Pearl Jam.. ci si riempiva un bacino idrico facile facile! E la stessa cosa vale per i viaggi, anche se con un po’ più di contegno, devo ammettere. Però, cavolo, di fronte al fascino misterioso dei Moai, per esempio, non tirereste fuori una lacrimuccia pure voi?!
Viaggi rock’n’roll: la pianificazione
I biglietti del tour escono con mesi e mesi di anticipo. Questo vuol dire che vagonate di fan dei Pearl Jam si riverseranno a prenotare voli, hotel nelle vicinanze dei palazzetti, treni e quant’altro. Agire in fretta e agire subito.
Anche organizzare tanti viaggi fai-da-te incastrandoli con un lavoro “normale” (quindi con soldi e ferie limitate, spesso nei periodi di punta) richiede un certo impegno e una buona dose di pianificazione.
Ad esempio io sono la “regina dei ponti”..come l’ingegner Cane! A gennaio ho sempre già memorizzato tutti i possibili ponti/chiusure e ragionato su quali fantastiche mete potrei incastrarci.
E, ancora prima di partire per un viaggione, già mi troverete a pensare al successivo. “before her first step, she’s off again” chi meglio dei Pearl Jam per mettere in parole ed in meravigliosa musica questa smania di scoprire? Hanno sempre la canzone perfetta per ogni mia sfaccettatura. 🙂
Viaggi rock’n’roll: la transenna
Ci hanno mai spaventato le file? Diamine, no!!
Transenna is a way of life. Transennista doc ai concerti, transennista anche durante i viaggi..
Chi è che durante le escursioni si piazza praticamente in braccio alla guida? Chi sale per prima sul traghetto / bus / fuoristrada / slittino / carriola per avere il posto con la visuale migliore? Eh sì, è un imprinting che non si perde mai.
Viaggi rock’n’roll: lo stalking
Stalker ma con dignità eh. Diciamo una “stalker non invadente”, qualcosa del tipo “ehi ma ciao! anche tu qui??”.
Una vita di concerti passata a stalkerare Mike McCready si tramuta in un attimo in una vita di viaggi passata a stalkerare gli animali autoctoni.
Koala, tartarughe, pinguini, lama… temo che in Sud America gli alpaca si passino la mia foto segnaletica sotto banco per essere pronti ad evitarmi!
#animalstalker
Viaggi rock’n’roll: le wishlist
Ah questa è una gran bella fissa. Fare liste delle canzoni che vorrei sentire durante il tour. Fare liste dei paesi che vorrei vedere a giro per il mondo.
Il grosso problema di queste mie wishlist è che non si fa in tempo a depennare uno dei nomi in elenco che se ne sono già aggiunti nove.. e sempre più complicati!
Viaggi rock’n’roll: lo spirito di adattamento
Pensate che le transenne piovano dal cielo? SBAGLIATO! Soprattutto negli ultimi anni questa conquista è diventata una dura lotta perciò non pensate di poter ottenere lo la transenna dormendo comodamente in hotel abbracciati al vostro orsetto di pelouche!
Il tour insegna lo spirito di adattamento ed è una cosa preziosa.
Dormire su un marciapiede, mangiare cose di gusto a volte discutibile prese dal supermercato locale, prendere i mezzi più disparati, condividere camere coi compagni di tour, dormire poco e macinare un sacco di km.
In cambio, riempirsi di vita. Tutto questo è esattamente quello che faccio anche quando viaggio.
Da dove nascono i viaggi rock’n’roll?
Nei primi anni i miei viaggi sono stati prepotentemente decisi dai Pearl Jam: “dove vai in vacanza l’anno prossimo?” – “ah boh, chiedilo al tour manager dei Pearl Jam”.
Si sa che il MAI_UNA_GIOIA va sempre di moda.. e quindi quando sei universitario hai il tempo ma non hai i soldi, invece quando sei un lavoratore hai i soldi ma non hai il tempo.
Quando ero universitaria, seguire il tour voleva dire impegnare in quel modo tutto il mio “bonus vacanze”. Questo può essere stato a tratti un po’ limitante ma sicuramente è stato estremamente divertente. Ad ogni modo, mi ha permesso di visitare un botto di capitali europee!
Viaggi rock’n’roll 2.0
Adesso, da lavoratrice dipendente, non ho più tutto quel tempo “libero” a disposizione..
In compenso sono diventata molto più brava ad incastrare il tutto quindi, nonostante le ferie limitate, negli ultimi anni sono sempre riuscita a combinare viaggi-viaggetti-viaggioni e tour dei Pearl Jam!
La Sara planner si è mooolto evoluta! 🙂 It’s evolution baby!!
POTERE DEL TRAVEL MANAGER VIENI A ME!
La passione per il Sud America
Un’ultima cosa fondamentale che dovreste sapere su di me: per il Sud America mi sono presa una cotta COLOSSALE. Così colossale che ci sono voluti 3 viaggioni consecutivi in Sud America, prima di placare la mia sete di America Latina.
Poi finalmente mi sono detta “Oh! Adesso posso dedicarmi ad esplorare altre parti di mondo!”…ed è arrivata la pandemia! In questo tempo sospeso sono già rifinita nel loop… vedremo cosa succederà nei prossimi viaggi!
Come si dice, stay tuned for more alpacas and more rock’n’roll! 😉
Volete scoprire qualcosa di più su cosa troverete in questo blog? Date una sbirciata qui!
#ascoltorocknroll e #moltiplicoleferie! 🙂
Come mi ci vedo in te! Non inseguo concerti ma inseguo maratone ma soprattutto come hai ben scritto ” dormire poco e macinare un sacco di km. In cambio, riempirsi di vita”, e qui hai detto tutto!!! Ahhh i viaggi, mi ci vorrebbe solo più tempo, i weekend non bastano più ormai, c’è troppa voglia di girare il mondo, appena sta pandemia ce lo ripermetterà! 🙂
Che bel messaggio Lara!! 🙂
Hai ragione in effetti, ci sono molte similitudini.
Si rincorre in tutti i casi la felicità! (oddio quanto sono stata poetica, non è da me! ahahah)
Anche io vorrei avere tanto tanto più tempo… giochiamo al superenalotto? sai mai, una botta di culo! 🙂
ops mi era sfuggito questo messaggio..lo dico sempre e non lo faccio mai, e poi mi lamento che non vinco mai niente! ahahahah
io ho iniziato quest’anno con dei colleghi…sai mai!!! 🙂
Piacere di conoscere Sara e il suo mondo molto interessante e variegato e un benvenuta tra le travel blogger italiane
ciao Bru
Grazie mille!! 🙂 È un piacere!
Ciao! Hai un blog grandissimo! Mi piace molto l’impostazione che hai dato, la divisione in viaggioni viaggetti e weekend: la trovo molto diretta e molto efficace per chi vuole cercare esattamente que tipo di viaggio.
Quanto al “ma quante ferie hai?” Beh, anche a me fanno sempre la stessa battuta: “ma stai sempre in giro!” In realtà ottimizzo i weekend e cerco sempre di fare qualche breve gita fuoriporta.
Ci vediamo sul gruppo delle Travel Blogger Italiane!
Ciao, ti ringrazio tantissimo per questo commento!!! 🙂
Ah, se potessimo avere un dollaro per ogni volta che qualcuno chiede quante ferie abbiamo!!! 🙂 allora sì che saremmo eternamente in ferie :))
Anche io sono una ottimizzatrice di weekend e ponti 😉
Piacere di conoscerti Sara, ho letto con piacere e tornerò sicuramente a leggere il tuo blog, sei un vulcano di cose e idee e come me metà Toscana e metà Emiliana
ciao Bru
ottimo mix! 🙂 due regioni meravigliose!!! …Ti ringrazio! Benvenuta nel mio blog 🙂
Fresca, spontanea e spumeggiante come… una canzone rock! Ciao Sara, è un piacere conoscerti, anche se virtualmente, complimenti al blog e a questa splendida auto presentazione! Mi piace assai! E poi… anch’io sono una toscanaccia!
Ti ringrazio tantissimo per questo commento! 🙂
E… viva la Toscana!!!!!!!