Avreste mai pensato che in Romagna si potesse vivere un’esperienza fantastica come quella di partecipare in prima persona al rilascio in mare di una tartaruga? Ebbene sì, a Marina di Ravenna si può! Questa è la storia del Centro Sperimentale Cestha.
Ma attenzione, non si tratta di una “classica escursione”.
In questo articolo vi racconterò del loro incredibile progetto di cura e difesa delle tartarughe marine e della possibilità per voi di adottarne una, darle un nome e sostenerla durante il suo percorso di guarigione, fino ad accompagnarla personalmente durante il fatidico giorno del suo ritorno in mare! 🙂
Tartarughe di mare a Marina di Ravenna
A fine luglio ho passato 4 giorni fantastici alla scoperta di Ravenna e dei suoi dintorni (Comacchio, Cervia, Milano Marittima) partecipando al blog tour “Le Eccellenze della Romagna”. Questo tour mi ha permesso di esplorare a fondo queste zone e di vivere esperienze bellissime tra cui anche questa escursione in gommone per il rilascio in mare della tartaruga marina Zucchero Filato.
Vi dico subito che questa per me è stata la vera CHICCA del viaggio. Prima di partire per il mio viaggio alla scoperta di questa parte della Romagna, non avevo la minima idea che a Marina di Ravenna si potesse vivere un’esperienza del genere! DAVVERO DAVVERO emozionante.
Ho passato un’intera mattinata a Marina di Ravenna, alla scoperta di “Cestha”, e adesso sono qui per raccontarvi com’è andata!
Ma prima lasciate che mi presenti.
Cosa troverete in “State of Love and Travel”?
Sono Sara, una viaggiatrice rock’n’roll.
Viaggiare non è il mio lavoro ma è la mia passione, motivo per cui ho imparato a ottimizzare il tempo in viaggio e a “moltiplicare” le mie ferie, per riuscire a incastrare tante tappe nel minor tempo possibile.
Dimmi quante ferie hai e ti dirò che viaggi fare!
In questo blog troverete:
- idee di viaggio per le ferie estive / natalizie
- idee per viaggetti più corti (tipo per i ponti)
- idee per gite e viaggi del weekend
Seguite la mia pagina Instagram: troverete tantissimi suggerimenti per i vostri viaggi, sia in Italia che all’estero. E in evidenza ci sono tutte le storie sui 4 giorni passati in provincia di Ravenna, potrebbero esservi molto utili!
Vi presento CESTHA
Cestha sta per “Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat“.
La sua sede operativa si trova nel complesso dell’antico Mercato del Pesce a Marina di Ravenna ed è proprio qui che avvengono le visite guidate (il centro NON è aperto a tutti, bisogna eventualmente accordarsi contattando i riferimenti che trovate sul sito).
Il porto di Marina di Ravenna è anche il punto da cui partono le escursioni di rilascio in mare delle tartarughe.
Cestha: quando la cura dell’ambiente marino diventa un lavoro
Cestha è un’associazione composta da un team appassionato di ricercatori, biologi marini, veterinari.
Tutto nasce dalla passione di due ragazzi, Simone e Sara, che avevano deciso di lavorare nell’ambito della conservazione ma volevano farlo in modo diverso.
Nella loro ottica questo progetto di tutela dell’ambiente avrebbe dovuto essere un lavoro vero e proprio e non puro volontariato.
Quasi 10 anni fa ormai, nel 2014, hanno quindi dato vita a questo bellissimo progetto e ad oggi i risultati ottenuti stanno premiando la loro idea! Dando un’occhiata al loro sito troverete un po’ di numeri.
Il lavoro che svolgono relativamente al salvataggio, alla cura, alla riabilitazione e al rilascio in mare delle tartarughe dell’Adriatico, è davvero incredibile.
E non solo di tartarughe si occupano! Qui si parla di salvaguardia dell’ambiente marino a tutto tondo.
Ecco i loro risultati (li trovate riportati sul loro sito ma per facilità ve li indico anche qui):
- 116 specie recuperate da cattura accidentale
- 95 squali salvati
- 550.000 giovanili di seppia rilasciati
- 184 tartarughe marine salvate
Perché la loro idea è risultata vincente?
Gli altri centri di recupero solitamente fanno molto affidamento sul lavoro dei volontari e, senza nulla togliere al prezioso lavoro di queste persone, non è la stessa cosa rispetto ad avere dipendenti fissi.
Banalmente pensate al fatto che, per forza di cose, i volontari cambiano continuamente. A Cestha invece le tartarughe vengono costantemente monitorate dalle stesse persone che imparano a conoscerle molto molto bene.. Se una tartaruga si sente male o ha qualcosa che non va, è molto probabile che i ragazzi di Cestha se ne accorgano prima di subito! E questo può davvero fare la differenza!
Centro Recupero Tartarughe Marine
Qui vengono curate tantissime tartarughe caretta caretta.
Tartarughe più grandi, tartarughe più piccole.. non mi sono messa a contarle ma sono rimasta colpita dall’elevata quantità di vasche e dal numero di piccoli pazienti di cui Cestha si stava prendendo cura al momento della mia visita!
Ognuna sta nella sua vasca e viene tenuta separata dalle altre: sembrano tanto carine e coccolose ma messe dentro la stessa vasca possono trasformarsi in super litigiose quindi si preferisce tenerle separate.
Fuori da ogni vasca c’è una targhetta molto carina che fornisce informazioni su di loro: nome, data di arrivo nel centro di recupero, luogo di ritrovamento e qualche simpatica informazione un po’ più personale ad esempio “La mia filosofia: che mondo sarebbe senza il mio sguardo dolce? ..e la mia dolcezza soprattutto nel mangiare totani! :)”.
I motivi per cui le tartarughe di mare finiscono in questo centro possono essere svariati: finiscono spiaggiate, restano intrappolate nelle reti dei pescatori, restano ferite a causa di uno scontro con i motoscafi (le eliche possono anche essere fatali!)..
Ne consegue un mare di problemi: traumi cranici, problemi polmonari, pinne amputate, ferite, carapaci squartati.. tutto molto triste..
Per fortuna ci sono i ragazzi di Cestha! Le piccole ospiti vengono recuperate e seguite amorevolmente giorno dopo giorno, fino ad arrivare al momento del loro ritorno in libertà.
Come sostenere l’attività di Cestha: adottare una tartaruga
Come si mantiene Cestha? Questo centro non riceve fondi pubblici. Tutto dipende dall’impegno di questi ragazzi che organizzano visite guidate, eventi di sensibilizzazione e rilasci delle tartarughe in mare. Tutto questo serve a coprire le spese necessarie alla gestione e alla cura delle tartarughe.
Per coprire invece gli stipendi dei dipendenti vengono condotti studi di ricerca di tipo naturalistico. Insomma, davvero un gran bel impegno!
Come si può sostenere il lavoro di Cestha? Attraverso le adozioni!
Avete 3 opzioni:
- Adozione small: questa opzione ha un costo di 50 euro e permette di ricevere l’attestato di adozione.
- Adozione medium: questa opzione ha un costo di 150 euro e permette non solo di ricevere l’attestato di adozione ma anche di partecipare ad una visita guidata per 2 persone al Centro Recupero Tartarughe Marine.
- Adozione premium: questa opzione ha un costo di 250 euro. Con questa opzione non solo adotterete una tartaruga, potrete anche essere voi a darle il nome. Riceverete l’attestato di adozione e, cosa più importante, potrete partecipare al rilascio in mare della vostra tartaruga, una volta terminate terapia/riabilitazione (escursione per 2 persone).
Ci dicevano i ragazzi di Cestha che quest’ultima è solitamente l’opzione più gettonata, spesso scelta come idea regalo davvero originale.
Volete sapere come funziona il rilascio delle tartarughe? Adesso ve lo racconto!
Rilascio in mare di una tartaruga a Marina di Ravenna: la storia di Cestha e di Zucchero Filato
Quando sono stata in visita al Centro Recupero Tartarughe Marine era il grande giorno di due delle loro ospiti marine: Zucchero Filato e Cocco.
Io ho partecipato all’escursione di rilascio in mare di Zucchero Filato, una tartaruga che era ricoverata lì da loro da novembre 2022. Era rimasta impigliata nelle reti dei pescatori rischiando di morire per annegamento. I ragazzi di Cestha l’hanno recuperata e curata e io ho avuto l’onore e l’immensa gioia di poter assistere al suo ritorno a casa. 🙂
Zucchero Filato è stata recuperata dalla sua vasca e sistemata in un’ampia cassa con grossi fori sulla parte superiore. La cassa è stata posizionata sulla parte anteriore del gommone e siamo salpati dirigendoci verso una zona sicura a largo del Porto di Marina di Ravenna.
Qui Simone ha fermato il gommone e recuperato Zucchero Filato dalla cassa. Giusto il tempo di salutarla e augurarle “buona vita” e si è tuffata, nuotando via veloce tra le onde del Mar Adriatico.
Questione di pochi attimi…ma che emozione!! Se volete vedere con i vostri occhi, vi consiglio di dare un’occhiata a questo reel che vi mostra il fantastico momento del rilascio in mare di Zucchero Filato. 🙂
Ma come mai ci sono tutte queste tartarughe nell’Adriatico?
Il colore verde delle acque dell’Adriatico non è un caso: queste acque sono una sorta di “ristorante perfetto” per le tartarughe di mare!
Queste sono da sempre state zone in cui le tartarughe venivano a mangiare, non solo per la ricchezza di cibo ma anche per il tipo di fondali marini: il fatto che non siano troppo profondi facilita il loro nutrimento.
Di contro, queste zone non erano mai state zone di nidificazione.. ma forse le cose stanno cambiando!
Dove si possono trovare le tartarughe marine in Italia?
Sorpresa sorpresa: a fine giugno sulla spiaggia di Milano Marittima è stata intercettata una tartaruga caretta caretta che stava andando in spiaggia a deporre le uova!
Si tratta del primo nido mai documentato in Emilia-Romagna. Non possiamo certo escludere che non ce ne siano già stati altri però, fino a oggi, non ne erano mai stati intercettati.
Di solito queste non erano mai state zone di nidificazione ma, con il cambiamento climatico e l’innalzamento delle temperature, le tartarughe si stanno spostando sempre più a nord.
Per questo motivo sono stati trovati nidi di tartaruga non solo nelle classiche zone del sud Italia (Sicilia – Calabria – Campania) ma anche in Toscana, a Pesaro, a Jesolo..e adesso anche a Milano Marittima!
Diciamo quindi che si è trattato di un evento eccezionale ma non del tutto inaspettato.
Ma allora dobbiamo forse prepararci all’arrivo di tante mini tartarughine sulle spiagge italiane? 🙂
Scherzi a parte, seriamente cosa possiamo fare noi? Possiamo iniziare ad essere più sensibili e prepararci all’eventualità di accadimenti di questo tipo.
Ricordate che nel caso in cui doveste trovare una tartaruga intenta a preparare un nido o riconoscere le tracce del suo passaggio sulla spiaggia, il numero di riferimento da chiamare è il 1530.
Anche nel caso in cui doveste trovare una tartaruga spiaggiata, chiamate subito e nel frattempo assicuratevi che nessuno la infastidisca o le faccia dal male.
Sapevate della presenza così numerosa di tartarughe marine nel Mar Adriatico? Vi piacerebbe accompagnare una tartaruga durante il giorno speciale del suo ritorno al mare? 🙂
Sara, viaggiatrice rockettara. Ho iniziato a viaggiare (in)seguendo i Pearl Jam in tour e poi non ho più smesso.. “before her first step, she’s off again”! Lavoratrice dipendente e viaggiatrice seriale, ho imparato a sfruttare al massimo il mio tempo libero perché il punto non è quante ferie hai ma come le usi!! DIMMI QUANTE FERIE HAI E TI DIRÒ CHE VIAGGI FARE! 🙂
Un’esperienza che lascia davvero il segno, in positivo, quella del rilascio in mare di una tartaruga 🐢 Altro che occhietti a forma di cuore. È stato un momento magico!
Zucchero filato, come Cocco, sono state fortunate ad incontrare il Cestha lungo il loro cammino.
Per noi è stato un vero privilegio poter assistere 🙂 un’esperienza che non dimenticherò mai 🐢