Itinerario di 3 giorni in Lesotho: cosa aspettarsi da un paese che viene chiamato “Kingdom in the Sky”? Vi racconto il mio on the road alla scoperta di questo paese incredibile che vi stupirà con panorami pazzeschi, paesaggi montagnosi, curve mozzafiato, cascate altissime, piccoli villaggi..e persino impronte di dinosauro! Pronti a partire??
Itinerario di 3 giorni in Lesotho: organizzare il viaggio
State pensando di organizzare un viaggio in Lesotho? Ottima scelta!! Questo è un paese ancora poco esplorato ma che ha moltissimo da offrire, soprattutto se siete amanti della natura e dei panorami. In questo articolo vi racconterò l’itinerario che ho seguito nei miei 3 giorni alla scoperta del Lesotho.
Prima di iniziare, però, vi consiglio di leggere il mio articolo su come organizzare un viaggio in Lesotho: troverete un sacco di informazioni utili su cosa aspettarvi, come visitarlo, come raggiungerlo, quando andare, quanti giorni stare..
Perché il Lesotho si chiama “kingdom in the sky”?
In Lesotho le montagne la fanno da padrone! Viene chiamato “Kingdom in the Sky” ovvero “regno nel cielo” perché il paese ha un’altitudine media decisamente elevata: al di là delle zone montagnose “vere e proprie” (le highlands), anche le zone pianeggianti più basse (le lowlands) sono sempre oltre i 1000 m!
Pensate che il punto più basso di tutto il Lesotho si trova a circa 1400 m! Detiene il record di “highest lowest point”: in tutto il mondo, non esiste altro paese che abbia il suo punto più basso ad un’altitudine maggiore.


Itinerario di 3 giorni in Lesotho con “Sani Pass & Lesotho Private Tours“
Per godermi al meglio la scoperta di questo paese mi sono affidata a “Sani Pass & Lesotho Private Tours“, una compagnia che organizza tour privati in 4×4 di diversa durata. Tra questi, io ho scelto il loro tour più popolare che ha una durata di 3 giorni e 2 notti: “Sani and the Place of Smoke”.
Ho scelto un tour privato per tutta una serie di motivi:
- le strade: molte richiedono un 4×4 e pure una certa confidenza alla guida su questo tipo di strade così sconnesse e insidiose
- le chicche: ho potuto vivere esperienze particolari che andando da sola mi sarei persa (lo scoprirete leggendo questo articolo)
- la sicurezza di essere sempre accompagnata da chi conosce perfettamente queste zone
- il valore aggiunto di tutte le informazioni che una guida può dare: non solo la nostra guida di “Sani Pass & Lesotho Private Tours” ma anche tutta una serie di guide locali che ci hanno accompagnati nel corso di varie esperienze
Affidarmi a loro si è rivelata una scelta vincente! 🙂 In questo articolo andremo nel dettaglio: vi racconterò che giro abbiamo fatto e che esperienze erano incluse nel tour.
Ma prima lasciate che vi presenti State of Love and Travel! 🙂
Cosa troverete in “State of Love and Travel”?

Sono Sara, una viaggiatrice rock’n’roll.
Viaggiare non è il mio lavoro principale ma è la mia passione, motivo per cui ho imparato a ottimizzare il tempo in viaggio e a “moltiplicare” le mie ferie, per riuscire a incastrare tante tappe nel minor tempo possibile.
Dimmi quante ferie hai e ti dirò che viaggi fare!
In questo blog troverete:
- idee di viaggio per le ferie estive / natalizie
- idee per viaggetti più corti (tipo per i ponti)
- idee per gite e viaggi del weekend
Seguite la mia pagina Instagram in cui troverete ancora più suggerimenti per i vostri viaggi in Italia e all’estero.
PS. in evidenza ci sono tutte le storie sul viaggio in Sudafrica e Lesotho.
Itinerario di 3 giorni in Lesotho – giorno 1
Breve recap? Questo primo giorno di viaggio ci porterà ad attraversare il confine tra Sud Africa e Lesotho percorrendo le curve mozzafiato del Sani Pass. Ci fermeremo per una pausa nel pub più alto d’Africa. Attraverseremo le highlands del Lesotho ammirando paesaggi spettacolari. Visiteremo un villaggio dei Basotho assistendo ad una dimostrazione di canti e danze tipiche. Percorreremo strade di montagna costeggiate da miniere di diamanti. Ammireremo incisioni rupestri in un contesto naturalistico fantastico. Giungeremo alle lowlands del Lesotho e al nostro hotel di abitazioni tipiche con le pareti circolari e il tetto in paglia. Brinderemo alla fine di questa meravigliosa prima giornata, davanti ad una buona cenetta.


Come arrivare in Lesotho: la strada da Underberg al Sani Pass
Il Lesotho è facilmente raggiungibile in auto da Durban e da Johannesburg. Infatti “Sani Pass & Lesotho Private Tours” organizza partenze da entrambe le città anche se ufficialmente il tour parte da Underberg. Semplicemente, c’è la possibilità di aggiungere anche il transfer da Durban o da Johannesburg.
Io ho fatto proprio così: volo su Durban, transfer fino a Underberg e poi via alla scoperta del Lesotho!
Per quanto riguarda l’ingresso in Lesotho, sappiate che esistono diversi gates di ingresso per entrare nel paese ma il più spettacolare (quello che non dovreste perdervi per nulla al mondo!!!) è senza ombra di dubbio il Sani Pass.
Per arrivare da Underberg al Sani Pass si tratta di circa un’ora di strada. Già da qui iniziano subito i paesaggi fantastici: ci si avvicina sempre di più alla catena dei Monti Drakensberg!
Non mancheranno le spiegazioni e le pause fotografiche! 🙂


Giorno 1 – L’incredibile Sani Pass: il passo più alto del Sud Africa
Il Sani Pass è una strada panoramica che collega la provincia di KwaZulu-Natal, in Sudafrica, al Lesotho, attraversando la catena dei monti Drakensberg.
Si tratta di un valico che raggiunge quota 2876 metri, regalando viste panoramiche davvero spettacolari!! Si tratta del passo più alto del Sudafrica anche se, in realtà, non è un vero e proprio passo perché, dopo aver attraversato il confine con il Lesotho, la strada continua ancora a salire fino ai 3240 metri del Sani Top (il punto più alto).
Le viste che regala sono impagabili ma il Sani Pass non è una strada per tutti!
Il Sani Pass è percorribile solo con un 4×4 ed è anche consigliabile che l’autista in questione abbia una certa esperienza su strade di questo tipo: la strada è dissestata e non asfaltata e sono capitati moltissimi incidenti nel corso degli anni. Motivo in più per cui mi sono sentita più tranquilla ad affidarmi a “Sani Pass & Lesotho Private Tours” che queste curve le ha percorse un’infinità di volte.


Giorno 1 – Benvenuti in Lesotho
La nostra guida David ci ha condotti sempre più in alto, curva dopo curva, fino a raggiungere il Sani Top e il punto più alto della strada a 3240 m. Pochi metri prima di raggiungere il famigerato “highest point” c’è la frontiera che sancisce l’ingresso ufficiale in Lesotho: altro timbro e benvenuti!!!


Quale miglior modo di festeggiare l’ingresso nel paese se non con un brindisi nel pub più alto d’Africa?!? Tranquilli, vi dico subito che non è necessario che il brindisi sia per forza alcolico! 🙂


Giorno 1 – Il Pub più alto dell’Africa
Pronti a conoscere il Sani Mountain Lodge?
Questo lodge si trova a 2874 m di altitudine, al termine del Sani Pass, e questo gli conferisce il titolo di “pub più alto d’Africa“. Qui potrete fare una sosta per pranzo o solo per una bevuta oppure decidere di fermarvi anche per il pernottamento: il Sani Mountain Lodge offre una varietà di sistemazioni confortevoli che vanno dai dormitori condivisi per backpacker fino a camere private di livello decisamente superiore.
Il ristorante e il pub sono disposizione di tutti, anche degli esterni…tipo noi! 🙂 L’ambiente interno è davvero carino e confortevole..con un’aria un po’ da rifugio di montagna! C’è anche una bella terrazza esterna con tavoli all’aperto che regalano una vista a dir poco favolosa!
Non stupisce che verso l’ora di pranzo questo posto diventi parecchio affollato! Noi siamo arrivati qui verso le 10 di mattina quindi lo abbiamo trovato piuttosto tranquillo.


Giorno 1 – La visita di un villaggio tradizionale
Dopo la pausa al pub, abbiamo proseguito lungo la strada fino a raggiungere un piccolo villaggio tradizionale.
Il 75% del territorio del Lesotho è costituito da montagna mentre solo il 15% è costituito da terre coltivabili. Per questo motivo viene definito “The Mountain Kingdom“! 🙂
Da queste parti l’altitudine è elevata e fa freddo, spesso anche con molta neve (solitamente a maggio e giugno). Inoltre nelle highlands non cresce nulla: la soglia dei 2300 metri viene definita “tree line” oltre la quale non ci sono più alberi, motivo per cui la popolazione non ha modo di dedicarsi all’agricoltura. L’unica opzione possibile è l’allevamento del bestiame, per cui i villaggi che si incontrano sono dei pastori che vengono qui con le pecore e le lasciano libere al pascolo. Alcuni vivono nelle highlands solo per alcuni mesi, in estate, mentre altri vivono qui in maniera permanente.


La visita del villaggio tradizionale è stata estremamente interessante!
David, la nostra guida, ci ha accompagnato da questo gruppo di donne fantastiche vestite con abiti tradizionali di color azzurro. Tra di loro c’era una signora vestita in modo totalmente differente: in rosso e con ornamenti. Ecco, lei era la guaritrice del villaggio!
Ci hanno fatti accomodare dentro una delle loro case tipiche con le mura in pietra a pianta circolare e il tetto in paglia e ci hanno deliziati con una dimostrazione di danze e musiche tradizionali del Lesotho. Prima di ogni esibizione la nostra guida ci spiegava il significato di quello che avremmo visto e sentito e poi dava il via allo spettacolo. Ragazzi…. che voci!!! 🙂
E questo è uno dei grandi plus di essere stati accompagnati da “Sani Pass & Lesotho Private Tours”: da soli non avremmo mai potuto vivere questa bellissima esperienza!


Il Lesotho e le miniere di diamanti
Tempo di continuare il nostro viaggio tra strade tortuose, viste panoramiche e piccoli villaggi fino a che, ad un certo punto, vedrete il paesaggio cambiare: riccanza all’orizzonte!!
Il Lesotho è ricco (e mai termine fu più calzante!) di miniere di diamanti. Pensate che qui è stato recuperato il quinto diamante più grande mai trovato.
E la vecchia del Titanic muta!!! 🙂
Giorno 1 – Arte rupestre Liphofung
Dopo pranzo ci siamo fermati in questo sito che custodisce alcuni dipinti di arte rupestre risalenti addirittura all’Età della Pietra.
L’arte rupestre era importantissima ed era considerata un’esperienza che avveniva in una dimensione a metà tra trance e sogno, in cui il mondo sembrava differente e strane cose potevano accadere. Ecco che tutto ad un tratto le persone potevano apparire altissime, con figure sottilissime e con la testa di antilope.
Pare che addirittura il Re Moshoeshoe il Grande abbia visitato questo luogo, nel corso di uno dei suoi viaggi attraverso il paese.


Giorno 1 – Dove dormire a Leribe
Lasciata alle nostre spalle l’arte rupestre, la nostra guida David ha continuato a condurci verso le Lowlands del Lesotho fino a raggiungere il posto in cui avremmo passato la notte.
La Guesthouse Bird Haven si trova a Leribe. Gli alloggi sono tipiche casette con le mura circolari in pietra e il tetto in paglia. All’interno un bagno, un comodo letto matrimoniale e anche una cucina, di cui in realtà non abbiamo avuto bisogno perché il tour con Sani Pass & Lesotho Private Tours comprende anche le cene.
Abbiamo infatti cenato al ristorante dell’hotel: potevamo scegliere tra una serie di piatti principali come ad esempio costine di agnello, costine di maiale, trota, calamari e gamberi.. il tutto accompagnato da un ricco contorno di purè e verdure. Davvero una bella cenetta!


Itinerario di 3 giorni in Lesotho – giorno 2
Breve recap di quello che ci aspetta in questa seconda giornata alla scoperta del Lesotho?
Questo secondo giorno di viaggio inizierà con una tappa al mercato artigianale di Leribe. Ci sposteremo poi verso … per iniziare un trekking verso un posto nascosto tra le montagne, che custodisce incredibili impronte di dinosauro! Il viaggio proseguirà poi on the road, tra incredibili paesaggi, fino ad incontrare la montagna che ha dato ispirazione per creare il cappello tipico del Lesotho. Raggiungeremo poco dopo il centro culturale di Thaba Bosiu per scoprire di più sulla storia e sulla cultura del Lesotho. Nel pomeriggio arriveremo infine nel “posto del fumo” Semonkong. Qui ci aspetta il secondo trekking di giornata: una passeggiata che ci porterà al cospetto di uno dei gioielli naturalistici del Lesotho, le Maletsunyane Falls. Per concludere una cenetta in un lodge stupendo immerso tra natura e stelle!


Giorno 2 – buongiorno Lesotho!
Questo secondo giorno di viaggio inizierà con una colazione dei campioni che ci darà la energie per affrontare la giornata. Salutato il nostro hotel ci siamo diretti subito verso la prima tappa di giornata.


Giorno 2 – il mercato artigianale di Leribe
Una tappa pensata ad hoc per chi, come me, ama portarsi a casa dei ricordi anche tangibili dei posti che visita: qui potrete trovare dei souvenir particolari e allo stesso tempo sostenere le popolazioni locali. Io ad esempio ho deciso di acquistare una bella sciarpa fatta a mano e una calamita, anch’essa fatta a mano con oggetti di riciclo. 🙂
C’erano anche altri oggetti di artigianato: guanti, borsellini, orecchini, collane..
Informazione utile: si può tranquillamente pagare in rand sudafricani!
Giorno 2 – Trekking alla ricerca di impronte di dinosauro
Questa giornata prevede due trekking ma non vi preoccupate se non siete grandi camminatori: niente di troppo complicato!! 🙂
Il primo trekking di giornata è stato un po’ il coronamento di uno dei sogni che si hanno da bambini: andare a vedere impronte di dinosauro!!


In Lesotho ce ne sono tante ma non tutte così facili da individuare e raggiungere. In questo caso David ci ha affidati alla guida di una ragazza del luogo che ci ha condotti fino al punto nascosto in cui si trovavano le impronte di dinosauro. Da soli sarebbe stato impossibile trovarle.
La particolarità è che le impronte di dinosauro si trovano su un soffitto roccioso, per cui ve le ritroverete sopra la testa! Pazzesco.
Se siete stati dei piccoli grandi fan di Jurassic Park, amerete questa parte della gita!! 🙂 Ma a prescindere che voi siate o meno affascinati dal mondo dei dinosauri, non potrete restare indifferenti di fronte alla vista panoramica che vi troverete di fronte!
Come vi dicevo non è stato un trekking complicatissimo. Questi sono i dati che ho registrato durante il trekking:
- percorso totale poco meno di 3 km (andata e ritorno)
- dislivello poco meno di 300 m
- circa 40 minuti di camminata (andata e ritorno)


Giorno 2 – il pinnacolo di Qiloane
Stupendo vederlo sbucare lungo la strada!!! A parte la mia solita fissa per le rocce dalle forme strane (colonne di basalto, falesie, pinnacoli..), questa formazione rocciosa ha un significato speciale: è proprio da lei che ha preso la forma il celebre cappello dei Basotho.
Uno dei simboli del Lesotho è proprio questo cappello dalla forma quasi conica (non potrete non accorgervene, è persino parte della bandiera!!). Ecco, questa forma fu scelta proprio da Re Moshoeshoe I che prese ispirazione dal Monte Qiloane.
Ganzissimo! Io approvo la sua creatività! 🙂


Giorno 2 – il villaggio culturale di Thaba Bosiu
A breve distanza dal Monte Qiloane si trova Thaba-Bosiu. Il suo nome significa “Montagna della Notte” ed è di fatto il sito storico più significativo di tutto il Lesotho perché è da qui che, in un certo senso, è nato tutto.
In questa altura dalla sommità piatta sorgeva infatti la roccaforte montana di Re Moshoeshoe I, ovvero il primo re del Lesotho che nel corso dell’800 riunificò i diversi clan sotto un unico comando (il suo ovviamente!), dando così vita al popolo Basotho e al regno del Lesotho che di fatto nacque come una sorta di confederazione.


Il villaggio culturale di Thaba Bosiu è situato alle pendici del monte ed è composto da un anfiteatro, da un museo e da una riproduzione di villaggi tipici Basotho. Noi siamo stati accompagnati da una guida locale che ci ha mostrato i vari aspetti del villaggio tipico, facendoci notare i dettagli legati ai diversi periodi di realizzazione e di conseguenza anche ai diversi stili di costruzione.
Nel villaggio troverete anche una scalinata che conduce ad una zona rialzata in cui si erge una statua di Re Moshoeshoe I. Da qui avrete una visuale privilegiata su tutto il sito.


Giorno 2 – Semonkong
Semonkong è un piccolo villaggio che si trova al centro del Lesotho. La sua particolarità e ciò che lo rende una tappa imperdibile di un viaggio in Lesotho è la clamorosa natura che lo circonda. Questo posto è immerso tra le montagne del Thaba Put Soa e nasconde uno degli scenari più spettacolari che troverete durante questo viaggio: le cascate Maletsunyane.
Ma andiamo con ordine!
Semongkong: “The Place of Smoke”
Semonkong significa “Luogo del Fumo”.
Sapete da dove viene questo nome? Deriva proprio dalle Cascate Maletsunyane perché l’acqua che cade per quasi 200 m, raggiungendo il suolo, crea un effetto a goccioline che sembra quasi fumo che sale dal terreno.
Siamo arrivati a Semonkong verso metà pomeriggio e ci siamo diretti subito verso il posto incantevole che ci avrebbe ospitato per la notte: il Semonkong Lodge.


Il Semonkong Lodge: un posto magico immerso nella natura
Il Semonkong Lodge è un luogo di pace incredibile, immerso nel silenzio e nella natura. Questa struttura turistica sorge lungo le sponde del Maletsunyane River ed è gestita (nonché stata creata) da una coppia originaria del Lesotho.
Si tratta di un posto che soddisfa i gusti di tutti:
- gli amanti della natura impazziranno per la vista che troveranno fuori dalla finestra della loro camera
- gli amanti della quiete si godranno il silenzio assoluto di questo posto, la sera quando tutte le luci si spengono (tutte le luci!)
- gli amanti della buona cucina potranno gustarsi una deliziosa cenetta al ristorante del lodge (tra l’altro location da diesci, come direbbe Borghese! Davvero carino)
- gli amanti dell’avventura e dell’outdoor troveranno un sacco di attività a cui dedicarsi: trekking, gite a cavallo e persino abseiling sulle cascate (ovvero la discesa con corda!)
Il Lodge organizza moltissime attività in loco, servendosi della collaborazione della gente del posto. “Sani Pass & Lesotho Private Tours” ha scelto per noi la più ganza di tutte: il trekking fino alle Maletsunyane Falls!


Le Maletsunyane Falls: la sorprendente natura del Lesotho
Le Cascate Maletsunyane sono tra le cascate a singolo getto, più alte d’Africa.
Sono alte ben 186 metri e si gettano in un canyon spettacolare creando quella nebbiolina di goccioline che ricrea l’effetto “fumo” che dà il nome a Semonkong.
Lo scenario è incredibile. Sono rimasta tipo un’ora lì ad osservarlo!


Giorno 2 – Trekking alle Maletsunyane Falls
Il nostro angelo custode David ci ha affidati ad una giovane guida escursionistica locale che ci ha condotti verso uno degli highlights assoluti di questo viaggio in Lesotho: le cascate Maletsunyane.
Lungo la strada incontrerete i pastori basotho che, a cavallo, portano le greggi al pascolo, avvolti nelle loro pesanti coperte di lana. La passeggiata è davvero facile quindi non preoccupatevi se non siete abituati a fare trekking perché in questo caso non avrete problemi. Resta il fatto però che si tratta pur sempre di un trekking quindi, mi raccomando, portatevi le scarpe adatte!
Ci vuole meno di un’oretta per arrivare dal lodge alle cascate. Questi sono i dati che ho registrato durante il trekking:
- percorso totale circa 8 km
- dislivello meno di 200 m
Noi siamo partiti verso metà pomeriggio e tornati poco prima del tramonto. Il paesaggio con la luce calda della golden hour era a dir poco clamoroso!


Giorno 2 – Cena e pernottamento al Semonkong Lodge
Il nostro alloggio era una tipica capanna a pianta circolare, con la pareti in pietra e il tetto di paglia.
All’interno era parecchio spaziosa: un letto matrimoniale addobbato con cuscini e coperte tipiche, un divanetto, un tavolo, un caminetto, il bagno.
All’esterno c’era anche un’altra capanna in pietra ad uso comune che ospitava la cucina condivisa. Avendo però cena e colazione comprese, al ristorante del Lodge, non abbiamo mai avuto bisogno di utilizzarla.
Quando siamo arrivati ci hanno portato una caraffa di acqua da bere in camera e ci hanno chiesto se desideravamo che ci accendessero il caminetto mentre eravamo a cena.
E lo desideravamo eccome!!
Le stanze non sono riscaldate e qui di notte viene parecchio freddo…
C’erano coperte belle pesanti per cui abbiamo dormito benissimo però riscaldare la stanza con il caminetto è stato decisamente piacevole! E anche d’atmosfera 🙂

Altra particolarità del Semonkong Lodge: dalle 10 di sera in poi viene staccata la corrente. Ad illuminare la stanza solo una candela…e il caminetto!
Consiglio: approfittate di questo “volontario blackout” per imbacuccarvi nella vostra giacca e piazzarvi fuori dalla vostra casetta ad ammirare le stelle: che spettacolo!! 🙂


Ma parliamo della cena? Il menù prevedeva:
- scelta tra due antipasti (nel mio caso: zuppa di funghi con pane tipico oppure insalata di fagioli)
- scelta tra tre piatti principali (nel mio caso: agnello e curry di lenticchie con verdure e purè di patate oppure pollo alla paprika con verdure e riso basmati oppure cous cous con verdure)
- un dolce (nel mio caso: pannacotta con salsina ai frutti rossi)


Itinerario di 3 giorni in Lesotho – giorno 3
La mia terza giornata in Lesotho è iniziata sbirciando fuori dalla finestra il paesaggio che si tingeva dei colori dell’alba. Niente male..buongiorno Semonkong Lodge!!
Giorno 3 in Lesotho: tempo di salutare il Semonkong Lodge
L’itinerario del terzo prevede una marea di chilometri da macinare in macchina, per ritornare verso il Sud Africa, quindi avevamo veramente bisogno di una colazione dei campioni. Per fortuna il Semonkong Lodge ha provveduto! 🙂 Il menù della colazione offriva ampia scelta tra una serie di piatti (colazione dolce o salata..o un mix!) e ovviamente anche ampia scelta tra una serie di cose da bere (te, caffè, succo..).
Giorno 3 – Tuffo nella cultura del Lesotho: la “blanket presentation”
Vi anticipo che per me questa è stata una delle esperienze più belle del viaggio.
La coperta tradizionale è un elemento importantissimo nella cultura dei Basotho. Non si tratta infatti solo di un capo di abbigliamento che aiuta a proteggersi dal freddo ma assume anche un importante significato simbolico: rappresenta un vero e proprio status symbol.


Le qualità delle coperte possono essere molto differenti tra loro, così come i motivi decorativi che le caratterizzano. Ad ogni ricorrenza o fase particolare della propria vita corrisponde una diversa coperta: ad esempio una per l’inizio di ogni nuova vita, una per il matrimonio, una per quando si resta incinte, una dopo aver partorito, una se si resta vedove..
Vi verrà mostrata tutta una serie di coperte per farvi capire le differenze che si possono avere a livello di qualità del tessuto e di decorazione e nel corso della presentazione assisterete ad una vera e propria lezione sulla cultura Basotho.
Chicca finale: avrete il piacere di provare ad indossare la coperta che vi ispira di più tra quelle presentate! 🙂 Esperienza pazzesca!! Se volete dare un’occhiata, questa è la pagina Facebook di “The Blanket Presentation Home“.

Giorno 3 – le highlands del Lesotho
Il terzo giorno è caratterizzato da molte ore di guida, come prevedibile del resto, considerando il fatto che bisogna ritornare in Sud Africa. Noi ne abbiamo approfittato per chiacchierare con la nostra guida David e conoscere di più della quotidianeità di chi vive dal lato opposto del mondo rispetto a noi.
Da non dimenticare poi che, mentre la macchina va, fuori dal finestrino gli incredibili paesaggi del Lesotho non mollano il colpo neanche per un secondo! 🙂


Tra curve, salite, discese, strade a tratti parecchio dissestate (santo il 4×4 e santo David!) il panorama ci stupiva continuamente tra aree coltivate, piccoli villaggi, animali al pascolo e ovviamente le montagne! E certo non potevano mancare i Basotho, avvolti nelle loro coperte tradizionali!
David ci ha ricondotti verso le highlands del Lesotho fino a raggiungere la frontiera: questa volta non al Sani Pass ma a Qacha’s Nek.
Ciao Lesotho bello! Lasciami dire che è stato proprio proprio bello conoscerti!! 🙂


Allora? Siete pronti per il vostro viaggio in Lesotho?!
Spero che questo articolo possa esservi utile. Se avete domande o curiosità fatemelo sapere nei commenti e vi risponderò! 🙂

Sara, viaggiatrice rockettara. Ho iniziato a viaggiare (in)seguendo i Pearl Jam in tour e poi non ho più smesso.. “before her first step, she’s off again”! Lavoratrice dipendente e viaggiatrice seriale, ho imparato a sfruttare al massimo il mio tempo libero perché il punto non è quante ferie hai ma come le usi!! DIMMI QUANTE FERIE HAI E TI DIRÒ CHE VIAGGI FARE! 🙂
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