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Trekking nella Valle del Langtang

Trekking nella valle del Langtang in Nepal: vi racconto la mia esperienza

Trekking nella Valle del Langtang: state valutando se inserirlo nel vostro itinerario di viaggio in Nepal? In questo articolo vi racconterò la mia esperienza diretta (relativa ad agosto 2024) che vi permetterà di farvi un’idea un po’ più precisa su cosa aspettarvi. Vi darò inoltre una serie di consigli utili: come organizzarlo, cosa portarsi dietro, che abbigliamento scegliere.

Pronti per questo viaggio alla scoperta dell’Himalaya? 🙂

Trekking valle Langtang Nepal
Trekking valle del Langtang in Nepal

La Valle del Langtang in Nepal

La Valle del Langtang è una valle che si trova a pochi chilometri dal confine con il Tibet, stretta tra la catena Himalayana a nord (con cime innevate che vanno dai 6000 ai 7000 m) e un altro gruppo di cime nevose a sud. Tra le vette dell’Himalaya spicca il Langtang Lirung con i suoi 7227 metri di altezza! Un gigante!

Si tratta di un trekking meno gettonato rispetto ai ben noti Everest Base Camp e Annapurna Base Camp, nonostante sia molto più comodo da raggiungere partendo da Kathmandu e nonostante offra paesaggi fantastici e permetta di esplorare deliziosi villaggi nepalesi immersi nella natura.

Scegliere questo trekking porta sicuramente una serie di vantaggi che vi spiegherò nell’articolo.

Cosa aspettarsi dal Langtang National Park?

L’area della Valle del Langtang è in parte protetta come Parco Nazionale Langtang istituito nel 1976 come primo parco himalayano e attualmente secondo parco per estensione del Nepal. Il parco copre un’area di 1710 chilometri quadrati.

La valle del Langtang presenta una grande diversità di vegetazione (ben 18 ecosistemi!) che spazia da foreste tropicali alla macchia alpina. Ospita anche moltissime specie animali: uccelli, scimmie, yak, pecore, cavalli.. ma anche animali rari da vedere come il panda rosso e il leopardo delle nevi.

langtang national park
cosa vedere Nepal

Dopo questa breve panoramica sul territorio, adesso parleremo di come organizzare questo trekking e di cosa aspettarsi, almeno sulla base della mia esperienza.

Prima di entrare nel dettaglio lasciate però che mi presenti! 🙂

Cosa troverete in “State of Love and Travel”?
state of love and travel blog di viaggi

Sono Sara, una viaggiatrice rock’n’roll. 

Viaggiare non è il mio lavoro principale ma è la mia passione, motivo per cui ho imparato a ottimizzare il tempo in viaggio e a “moltiplicare” le mie ferie, per riuscire a incastrare tante tappe nel minor tempo possibile. Dimmi quante ferie hai e ti dirò che viaggi fare!

In questo blog troverete:

Seguite la mia pagina Instagram e troverete ancora più suggerimenti per i vostri viaggi in Italia e all’estero. In evidenza ci sono tutte le storie sul viaggio in Nepal!

Come funziona un trekking di più giorni in Nepal?

La prima cosa importante da sapere riguarda le leggi vigenti in Nepal.

Come riportato anche sul sito Viaggiare Sicuri, infatti, a partire dal 31 marzo 2023, non é più possibile effettuare trekking in Nepal in maniera autonoma: i viaggiatori sono tenuti ad utilizzare i servizi di una delle guide e delle agenzie specializzate, autorizzate dal Governo Nepalese.

Questa decisione è stata presa per evitare che si ripetessero situazioni rischiose ed incidenti come già avvenuto in passato, ai turisti che viaggiavano da soli.

Al di là della guida locale che è obbligatoria, potrete invece decidere voi se avere o meno un porter.

Per alcuni trekking è anche necessario pagare un permesso. Ad esempio per il Langtang Trek il permesso per gli stranieri è di 3000 rupie. Ma non preoccupatevi, penserà a tutto l’agenzia: si occuperanno loro dell’acquisto dei permessi per voi e, all’entrata del parco nazionale, sarà la vostra guida a mostrare i vostri permessi alle autorità di controllo.

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Trekking nella Valle del Langtang – come organizzarlo

Viste le regole vigenti in Nepal, in realtà la questione non è tanto come organizzare questo trekking (perché voi farete ben poco!) ma a quale agenzia affidarsi per organizzare questa esperienza.

Io ho deciso di affidarmi a Cordial Trek per cui vi racconterò l’esperienza vissuta con loro.

Questa agenzia organizza moltissimi trekking in Nepal (anche quelli ben più noti, di più giorni, come l’ABC e l’EBC) ma anche alcune escursioni giornaliere.

Ad esempio io ho vissuto con loro una delle esperienze più incredibili che si possono provare in Nepal: il volo panoramico che sorvola l’Himalaya. Se vi ho incuriosito e volete saperne di più, vi consiglio di leggere il mio articolo che racconta proprio la meravigliosa esperienza dell’Everest Mountain Flight.

Ma adesso torniamo ai trekking!

Se guardate sul sito di Cordial Trek, vedrete che di base viene proposto il Langtang Valley Trek di durata 10 giorni. A questo punto vi starete chiedendo: ma come?! avevi detto meno giorni!

Esatto. Analizzando meglio l’itinerario vedrete che è pensato come viaggio “fatto e finito”, infatti il primo e l’ultimo giorno prevedono ad esempio il trasferimento da e per l’aeroporto. Se voi siete già in Nepal o avete intenzione di fermarvi più a lungo in zona Kathmandu per esplorare la Valle (cosa che vi consiglio caldamente di fare) potrete tranquillamente richiedere di avere un itinerario ad hoc.

Noi abbiamo scelto la loro proposta da 6 giorni:

  • 1 giorno con trasferimento da Kathmandu e una parte ridotta di trekking
  • 4 giorni di trekking pieno
  • 1 giorno di ritorno a Kathmandu, senza trekking

Considerando eventuali imprevisti o ritardi negli spostamenti, io vi consiglierei di pianificare di rimanere in “zona Kathmandu” anche il giorno antecedente alla partenza per il trekking e il giorno successivo al vostro ritorno dal trekking.

Noi abbiamo fatto così ed è stato ottimale, anche per altri motivi:

  • il giorno prima della partenza lo abbiamo dedicato alla visita di Patan e nel tardo pomeriggio ci siamo trovati con il referente di Cordial Trek e con la nostra guida per fare un briefing pre-partenza
  • il giorno successivo al nostro ritorno lo abbiamo dedicato alla visita di Kirtipur e, sempre nel tardo pomeriggio, ci siamo trovati con la nostra guida che ci ha portato gli attestati di completamento del trekking

Per quanto riguarda il lato pratico dell’organizzazione, avevamo sentito Cordial Trek via mail per ricevere il programma dell’itinerario pensato per i 6 giorni e per accordarci sulle date (abbiamo proposto quelle per noi ottimali sulla base del nostro itinerario di viaggio e ci sono state confermate come disponibilità).

Una volta confermati itinerario, date e preventivo, abbiamo inviato un acconto (pagabile online, in modo molto facile). Il resto lo abbiamo saldato il giorno prima del nostro tour (in parte in contanti e in parte con un secondo pagamento online).
Abbiamo poi deciso di pagare la quota extra per il porter, che per me in questi casi è fondamentale.

Trekking nella Valle Langtang - come organizzarlo
Trekking nella organizzare trekking Valle Langtang

Langtang Valley Trek – cosa è incluso?

  • Pasti (colazione / pranzo / cena)
  • Una guida che vi accompagnerà per tutto il tempo 
  • Pernottamento in guesthouse di montagna
  • Trasferimenti dal vostro hotel a Kathmandu fino al punto di partenza del trekking (e ritorno)
  • Mappa del Parco Nazionale del Langtang
  • Equipaggiamento (non tutto) – ad esempio vi verranno fornite le bacchette da trekking
  • Permessi per effettuare il trekking e ingresso al parco nazionale

Langtang Valley Trek – cosa non è incluso?

  • Bevande
  • Mancia per la guida e per il porter
  • Spese personali
  • Assicurazione di viaggio (mai viaggiare senza!) – se vi può tornare comodo prenotando da questo link affiliato avrete uno sconto del 10% in quanto lettori di questo blog
trekking nepal come organizzare - langtang
come funziona trekking nepal

Trekking nella Valle del Langtang – come funziona per dormire?

Come funziona per dormire? Nell’area del Langtang si dorme in strutture (hotel / guesthouse) che potrebbero essere considerate l’equivalente dei nostri rifugi di montagna e che sono gestite da famiglie locali. Sarà l’agenzia a cui vi affiderete ad occuparsi della gestione dei pernottamenti, il costo è compreso nel pacchetto.

Ogni struttura ha un’area comune con una serie di tavoli e una grande stufa che fornisce calore; quest’area accoglie i trekkers per il pranzo, la cena e in generale i momenti di pausa e relax.

Le stanze sono molto basiche e senza riscaldamento. Noi abbiamo sempre avuto camere private con due letti singoli, forniti di materassi e cuscini. Dovrete avere con voi il vostro sacco lenzuolo e in loco vi verranno fornite delle coperte pesanti. In alternativa potrebbe esservi fornito un sacco a pelo ma generalmente in estate non è necessario.

Il bagno solitamente è in comune ed esterno alla stanza. Non mi è mai capitato di poter fare la doccia, tranne l’ultima sera a Syabrubesi. Quindi portate con voi molte salviette, per rinfrescarvi dopo il trekking, e portatevi anche fazzoletti / carta igienica.

Generalmente non ci sono prese di corrente elettrica (nella mia esperienza, l’abbiamo trovata solo in un hotel) quindi è fondamentale portare una buona power bank (una a testa!) e, se trovate l’hotel con la presa di corrente, metterla subito in carica!

Stessa cosa per la connessione: io avevo una SIM locale ma il telefono non prendeva mai. Ho avuto modo di connettermi al wifi in alcune strutture ma in alcuni casi non c’era questa possibilità. A volte si può chiedere la password per la connessione wifi ad alcuni hotel o bar ma a pagamento.

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Come funziona per i pasti e le bevande durante il trekking?

Come vi dicevo, i pasti (al di là degli snack da sgranocchiare durante le pause del trekking – che vi consiglio di comprare a Kathmandu prima di partire) sono inclusi nel pacchetto. Lungo il percorso del Langtang, potrete liberamente scegliere uno dei piatti del menù.

Le bevande non sono mai comprese, nemmeno l’acqua. Come spesso avviene in montagna, il costo aumenta all’aumentare dell’altitudine quindi, mi raccomando, partite con un tot di contanti!

Noi avevamo fatto scorta di acqua a Kathmandu (almeno 4 bottiglie da 1L) ma ovviamente non sono bastate. Se avete bisogno la vostra guida vi fornirà le pastiglie per purificare l’acqua, altrimenti potrete acquistare tutto nelle varie strutture lungo il percorso.

A colazione prendevamo tè / caffè; a pranzo e cena generalmente acqua o una bibita gassata; nel pomeriggio post trekking ci concedevamo una merenda a base di caffè e biscotti (biscotti, però, comprati a Kathmandu).

E cosa si mangia?

A colazione mangiavamo nella guesthouse in cui avevamo dormito la sera precedente. Solitamente io optavo per i pancakes (con il miele / alla banana / al cioccolato..) ma c’erano molte opzioni, anche salate.

A pranzo ci fermavamo in una delle guesthouse che incontravamo lungo il percorso, circa a metà strada tra punto di partenza e arrivo.

La cena, invece, veniva fatta direttamente nella struttura in cui poi avremmo dormito.

Per pranzo e cena c’era sempre parecchia scelta nel menù: momo (di diversi tipi), fried rice, noodles, ecc.. E ovviamente l’immancabile dal bhat! Dal Bhat Power 24 Hours!! Piatti abbondanti e buoni!

trekking nepal cosa si mangia
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Trekking sull’Himalaya – la guida

La guida vi accompagnerà per tutto il tempo, dalla partenza dal vostro hotel a Kathmandu fino al ritorno. Si occuperà di gestire le questioni burocratiche (all’ingresso nel Parco Nazionale del Langtang ci sono dei punti di blocco in cui vengono controllati documenti e permessi), vi spiegherà un tot di cose su flora e fauna, si prenderà cura di voi in tutto e per tutto.

Per farvi un esempio stupido, io avevo una mezza bronchite e la nostra guida Prakash mi ha rifornita di caramelline (quelle da farmacia) per calmarmi la tosse tutto il tempo.

In generale la guida avrà con sé un kit medico e di pronto soccorso.

Trekking sull’Himalaya – il porter

Non è obbligatorio ma, a mio avviso, fortemente consigliato servirsi del supporto di un porter, anche in considerazione del fatto che si raggiungeranno altitudini non di poco conto.

Come funziona? Il porter si occuperà di trasportare un bagaglio di circa 12,5 kg per partecipante. Se siete in due, potrete consegnare al porter direttamente un unico zaino da circa 25 kg.

La vostra agenzia di trekking potrà farvi avere una sacca da trekking da riempire con le vostre cose e da consegnare al porter. Nel nostro caso, non è stato necessario perché abbiamo utilizzato uno zaino da 70L che avevamo portato, in generale, come bagaglio di viaggio.

trekking nepal - porter
trekking nepal - guida

Trekking sull’Himalaya – come organizzare lo zaino?

Vi serviranno due zaini: uno piccolo “da giorno” e uno grande che faccia da “guardaroba”.

Noi eravamo in due e ci siamo organizzati in questo modo:

  • uno zaino da 30 L a testa, da portare durante il trekking 
  • uno zaino da 70 L con la roba di entrambi, da consegnare al porter 
  • uno zaino da 70 L con il resto delle cose che ci eravamo portati dietro per il viaggio, da lasciare in hotel a Kathmandu

Nello zaino da 30 L vanno tenute le cose che potrebbero servire durante la giornata di trekking: l’acqua, qualche snack, l’attrezzatura fotografica e sicuramente tutto ciò che vi consentirà di rendervi impermeabili come la giacca impermeabile, la mantella e il copri-zaino impermeabile. 

Per quanto riguarda lo “zaino grande” che consegnerete al porter, vi consiglierei un 70L-80L. Se siete in due, sarà sufficiente per contenere le cose di entrambi. Il mio consiglio è di imbustare tutto in sacchetti di plastica (per avere una protezione in più) e di rivestire lo zaino con la copertura antipioggia.

Trekking in Nepal ad agosto
cosa vedere in Nepal ad agosto

Trekking in Nepal ad agosto: cosa indossare e cosa portare?

Se state pianificando un viaggio in Nepal con un trekking di più giorni probabilmente vi starete chiedendo cosa indossare e cosa portare per il vostro giro alla scoperta dell’Himalaya.

Bene, allora vi consiglio di leggere il mio articolo “Trekking in Nepal ad agosto: cosa indossare e cosa portare” in cui troverete una serie di consigli utili su cosa portare con voi in viaggio in Nepal, se avere in mente di inserire in itinerario un trekking di più giorni sull’Himalaya.

L’articolo è stato scritto sulla base della mia esperienza diretta, relativa al trekking nella Valle del Langtang che mi ha tenuta impegnata per 6 giorni (compreso il trasferimento da e per Kathmandu). Alcune delle cose che troverete riportate in lista valgono per qualsiasi trekking ma, soprattutto per quanto riguarda l’abbigliamento tecnico, tenete presente che dipende anche dal tipo di trekking che deciderete di fare e quindi dal numero di giorni in cui sarete in cammino.

A prescindere dal numero di giorni di trekking, ricordate sempre che la regola base è quella di cercare di tenersi leggeri. Il vostro porter non potrà trasportare l’equivalente di una cabina armadio! 

Nell’articolo troverete una lista completa delle cose da portare, non solo per quanto riguarda l’abbigliamento tecnico ma anche per quanto riguarda gli accessori e tutta una serie di varie ed eventuali che potrebbero esservi utili durante questo tipo di esperienza.

Ringrazio CMP per avermi accompagnata in questa avventura sull’Himalaya e per avermi fatto affrontare le malefiche piogge monsoniche in modo davvero stiloso!

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Trekking nella Valle del Langtang: quando andare?

In linea generale vale lo stesso discorso che si fa anche per gli altri trekking: le stagioni migliori per affrontare il trekking nella Valle del Langtang sono la primavera (da marzo a maggio) e l’autunno (da settembre a novembre).

Ma se, come me, siete dei dipendenti di un’azienda italiana, con tutta probabilità avrete disponibilità di ferie ad agosto e a dicembre/gennaio.. perciò addio sogni di gloria di un bel trekking in primavera! Ecco, la buona notizia è che questo trekking risulta fattibile tutto l’anno.

Infatti io sono stata in Nepal ad agosto e ho affrontato questa avventura nella seconda metà del mese (appositamente piazzandolo nell’ultima parte del mio viaggio, proprio per andare il più possibile incontro alla fine della stagione dei monsoni).

Si può andare fuori stagione ma è bene partire consapevoli e preparati:

  • nella stagione dei monsoni (estate) farà più caldo ma potreste beccare pioggia (o molta pioggia!) e vedute sulle montagne coperte dalle nuvole. Troverete anche le sanguisughe. Detta così sembra una tragedia ma vi assicuro che ne vale la pena lo stesso, andate avanti a leggere e ve ne renderete conto! 🙂
  • in inverno beccherete parecchio freddo ma la mia guida mi ha confermato che si può tranquillamente affrontare il trekking anche in quel periodo, basta vestirsi adeguatamente.
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Trekking nella Valle del Langtang: quanti giorni?

Non so voi ma io non ho una quantità infinita di ferie, purtroppo. Per questo viaggio in Nepal ero riuscita a ritagliarmi 18 giorni, viaggio in aereo compreso, per un totale di 16 giorni effettivi.

Non so se lo sapete ma i trekking più noti e gettonati (Annapurna Base Camp e Everest Base Camp) richiedono un discreto numero di giorni per essere completati, un po’ perché il percorso è lungo e anche perché bisogna andare cauti per acclimatarsi alle altitudini così elevate.

Al di là del fatto che l’estate non è il periodo consigliato per affrontare questi trekking (nonostante qualcuno lo faccia ugualmente), inserirli in itinerario avrebbe significato non avere giorni residui per visitare il resto del Nepal e sinceramente sarebbe stato un peccato.

Visto che qui siamo sempre stati impegnati con l’ottimizzazione perfetta dei giorni di ferie, l’opportunità del trekking nella Langtang Valley si è presentata come una manna dal cielo!

Nel caso della Valle del Langtang si può portare a termine questa avventura in molti meno giorni. 
Io ho dedicato a questo trekking 6 giorni (compreso il trasporto da e per Kathmandu) ma ho incontrato anche alcuni ragazzi che avevano fatto tutto in 5 giorni, anche se personalmente non lo consiglio perché diventa veramente molto pesante (confermato anche da loro).

In alternativa, se ne avete la disponibilità, potreste anche pensare di dedicare a questa avventura qualche giorno in più. Le opzioni sono o diluire il percorso in più tappe leggermente più brevi o dedicare un paio di giorni a delle escursioni ai piedi dell’Himalaya in zona Kyanjin Gompa. Vedrete che solitamente viene proposta questa seconda soluzione.

Trekking nella Valle del Langtang: da dove si parte?

Il trekking nella Valle del Langtang è facilmente accessibile partendo da Kathmandu.

Fermo restando che, quando si tratta dei mezzi di trasporto nepalesi, le tempistiche di viaggio possono dilatarsi notevolmente, in poco più di mezza giornata dovreste essere in grado di compiere il tragitto che va da Kathmandu al punto di inizio del trekking che solitamente è il villaggio di Syabrubesi.

Syabrubesi si può raggiungere in bus o in jeep. Affronteremo più avanti questo argomento ma sappiate che incide parecchio sulle tempistiche. E non solo.

Diciamo che in bus le tempistiche sono abbastanza un’incognita.. potrebbero volerci 7 ore così come 10 (..per fare circa 100 km, sì!).

Trekking Valle del Langtang da dove parte
Syabrubesi Nepal

Trekking nella Valle del Langtang – il percorso

Vi metto una foto gentilmente fornita da Cordial Trek che illustra il percorso.

Langtang trek experience

Il percorso parte da Syabrubesi (1462 m) e segue la valle e il fiume Langtang fino a raggiungere il villaggio di Kyanjin Gompa a 3870 metri, un villaggio coloratissimo circondato dalle montagne.

Questo trekking vi farà immergere nella natura himalayana e allo stesso tempo vi permetterà di entrare in contatto con la cultura Tamang.

Le persone nella regione del Langtang sono prevalentemente di origine Tamang e tibetana. Sono pastori di pecore e yak ma si dedicano anche all’allevamento di bestiame, all’agricoltura e al commercio con il Tibet.

langtang trek percorso

Perché scegliere il trekking nel Langtang?

  • Meno folla: questo trekking è sicuramente molto meno gettonato dei ben più celebri Annapurna Base Camp e Everest Base Camp; anche in questo caso vi troverete davanti alla bellezza dell’Himalaya ma percorrerete percorsi molto meno affollati.
  • Meno giorni: mentre l’Annapurna Base Camp e l’Everest Base Camp richiedono un numero decisamente superiore di giorni, in questo caso si può portare a termine questa avventura in molti meno giorni. Io ad esempio ho dedicato a questo trekking 6 giorni (compreso il trasporto da e per Kathmandu) anche se solitamente viene proposto nelle versioni da 8-10 giorni.
  • Fattibile tutto l’anno: tenendo però presente che nella stagione dei monsoni potreste beccare molta pioggia (e vedute sulle montagne non sempre libere) e che troverete le sanguisughe mentre in inverno beccherete parecchio freddo ma, come vi dicevo prima, la guida mi ha confermato che si può tranquillamente affrontare purché vestiti adeguatamente.
  • Meno costoso: meno giorni implicano costi inferiori.
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Langtang Valley Trekking: vi racconto la mia esperienza

In questo articolo vi riporterò la mia esperienza di trekking nel Langtang, raccontandovi non solo quale percorso abbiamo completato giorno per giorno ma anche come è andata a livello di meteo / temperature.

Langtang Valley Trek – giorno 1

Il primo giorno siamo partiti molto presto la mattina. La nostra guida Prakash è venuta a recuperarci in hotel assieme ad un driver di Cordial Trek che ci ha accompagnati alla stazione dei bus. Qui abbiamo incontrato e conosciuto il nostro porter Raju.

Da lì è cominciato il lungo tragitto sul bus locale che, attraversando strade in condizioni non sempre ottimali, ci ha portato a raggiungere l’inizio del percorso di trekking, a Syabrubesi. Nel corso di questo tragitto abbiamo fatto due soste un po’ più lunghe: una per fare colazione e una per il pranzo.

bus locale nepal
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Ci sono state poi delle soste una volta entrati nel Langtang National Park perché le autorità di controllo verificano documenti, permessi e zaini di coloro che sono diretti verso i percorsi di trekking.

Il primo giorno di trekking il percorso è stato molto meno impegnativo rispetto agli altri, visto anche il lungo viaggio in bus da Kathmandu.

Vi lascio qui una foto con i dati del percorso che abbiamo registrato.

Siamo partiti da Syabrubesi e arrivati fino a Pairo (ad un’altitudine di circa 1800 m).

langtang trek giorno 1

Siamo arrivati al nostro lodge verso metà pomeriggio. Dopo esserci sistemati e dati una rinfrescata, ci siamo rilassati nell’area comune con un tè caldo e poi siamo scesi al fiume a fare qualche foto e esplorare i dintorni. La cena è arrivata intorno alle 19:00 e poi tutti a nanna!

Trekking Langtang Nepal come funziona
pairo nepal
Giorno 1 – attrezzatura e abbigliamento

Partendo da altitudini non ancora elevate ed essendo estate e periodo di monsoni, c’era ancora caldo e parecchia umidità.

Ho quindi completato il trekking tenendo solo una canotta tecnica in tessuto traspirante.

Per quanto riguarda i pantaloni, in generale, per tutte le giornate di trekking ho tenuto sempre lo stesso paio: ho usato dei pantaloni di CMP che sono pantaloni da trekking lunghi con una cerniera zip off sopra le ginocchia che permette di trasformarli velocemente in pantaloni corti.

L’aspetto molto importante di questi pantaloni era che fossero comodi, leggeri e soprattutto che si asciugassero in fretta. Essendo andata nella stagione dei monsoni, mi è capitato di fare alcune tratte del trekking sotto la pioggia ed è capitato che i pantaloni si bagnassero un po’ ma, una volta al riparo, in un attimo sono subito tornati asciutti.

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Langtang Valley Trek – giorno 2

Ore 7:00 colazione, ore 7:30 partenza. Il secondo giorno è stato quello impegnativo in termini di dislivello. Ecco i dati del percorso che abbiamo registrato.

langtang trek giorno 2

Siamo partiti da Pairo e arrivati fino a Ghoda Tabela. In questa giornata si affronta un discreto dislivello perché si passa da circa 1800 m a circa 3000 m di altitudine e, in più, lungo il percorso ci sono diversi saliscendi.

Ad ogni modo a circa metà percorso abbiamo fatto una lunga pausa (circa un’ora) a Lama Hotel, dove ci siamo rifocillati con un bel piatto di momo.

Lungo il percorso si incontrano foreste, cascate, scenari meravigliosi e piccoli villaggi che solitamente diventano occasione per fermarsi per una pausa, a prendere fiato e mangiare uno snack. Salendo sempre più di altitudine diventa importante procedere per step e tenersi ben idratati bevendo molto spesso.

ghoda tabela
hotel tibetan ghoda tabela

Arrivati a Ghoda Tabela, abbiamo alloggiato all’Hotel Tibetan. Dei posti in cui abbiamo alloggiato durante tutto il trekking, probabilmente questo è stato quello che mi è piaciuto di più di tutti!

Da solo in mezzo alla natura, posizionato su uno spiazzo di erba verdissima e circondato da montagne e cascate. Uno scenario davvero impressionante! Purtroppo quando siamo arrivati (verso metà pomeriggio) il tempo non era dei migliori, altrimenti la vista sarebbe stata ancora più sbalorditiva.

Visto che pioveva, ci siamo sistemati e ci siamo goduti la grande sala comune. Al di là del trekking vero e proprio, anche questi sono i momenti che arricchiscono l’intera esperienza e che vi regaleranno ricordi preziosi: ci siamo bevuti un caffè caldo con biscotti e abbiamo giocato a carte con la nostra guida e il nostro porter, imparando alcuni giochi di carte nepalesi. Un pomeriggio fantastico!

Come di consuetudine, verso le 19:00 cena e poi tutti a nanna!

langtang valley trek
langtang national park
Giorno 2 – attrezzatura e abbigliamento

Spostandosi verso altitudini sempre più elevate rispetto al primo giorno le temperature hanno iniziato a scendere leggermente, anche se il freddo non è mai stato eccessivo.

Ho tenuto i pantaloni da trekking lunghi e la canotta tecnica (come nel primo giorno). In aggiunta, però, ho indossato sopra la canotta un guscio impermeabile (con le maniche lunghe).

La mia idea era quella di avere qualcosa di comodo e leggero ma che allo stesso tempo mi proteggesse in caso di pioggia. Ho usato il guscio impermeabile di CMP caratterizzato da una membrana “Clima Protect” e da un trattamento idrorepellente che assicurano resistenza a pioggia e vento, senza intaccare la traspirabilità (aspetto importantissimo visto che si è sempre in movimento e si suda).

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Trekking Nepal agosto la mia esperienza

Langtang Valley Trek – giorno 3

Il terzo giorno per noi è iniziato con una buona colazione a base di pancakes e con un meteo non propriamente favorevole. Anche questa giornata di trekking prevedeva un discreto dislivello. Ecco i dati del percorso che abbiamo registrato.

Siamo partiti da Ghoda Tabela e arrivati a Kyanjin Gompa, a un’altitudine di circa 3870 m.

Da Ghoda Tabela il sentiero risale la valle, regalando viste meravigliose.

Teoricamente queste viste così meravigliose comprenderebbero anche la catena himalayana ma purtroppo nel nostro caso era nascosta dalle nuvole.. Mannaggia!

Lungo il percorso si incrociano cascate, ruote di preghiera, cumuli di rocce sacre con iscrizioni (alcune molto antiche con le iscrizioni quasi sbiadite del tutto) e, salendo di altitudine, anche pascoli di yak. Il sentiero incrocia anche il più grande muro di preghiera del Nepal, costituito da una miriade di pietre con preghiere incise su di esse.

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Lungo la strada si attraversano diversi insediamenti tra cui il villaggio di Langtang. Questo villaggio è stato totalmente ricostruito in una nuova posizione. Il villaggio originario fu duramente colpito dal terremoto che ha devastato il Nepal nel 2015. Ad eccezione di una casa che sorgeva in posizione riparata, il villaggio originario fu totalmente raso al suolo e quasi 400 persone persero la vita. Lungo il percorso troverete un monumento commemorativo a ricordo di questa terribile tragedia.

Noi ci siamo fermati in una delle guesthouse del Langtang Village per fare una pausa.

In realtà la nostra idea era, come sempre, di fare una lunga pausa pranzo circa a metà del percorso, fermandoci in uno dei tanti insediamenti che sorgono lungo il sentiero. Purtroppo per noi, però, quelli erano giorni di festa e quasi tutti gli abitanti dei villaggi si erano spostati più a nord per partecipare ad una festa religiosa. Risultato? Le strutture lungo il percorso erano tutte chiuse!

Siamo quindi stati costretti a fare una tirata unica (giusto con qualche pausa snack) fino ad arrivare alla nostra meta finale nonché punto di arrivo del Langtang Trek: il villaggio di Kyanjin Gompa!

Devo dire che ho trovato il villaggio di Kyanjin Gompa decisamente più grande di quanto mi aspettassi! 🙂

Qui troverete un discreto numero di hotel e guesthouse, tutti molto colorati, che danno un colpo d’occhio abbastanza insolito rispetto ai villaggi incontrati nella parte precedente di questo trekking.

Kyanjin Gompa

Quando siamo arrivati a Kyanjin Gompa, ci siamo sistemati nella guesthouse che ci avrebbe ospitato per la notte, fermandoci quindi lì anche per il pranzo.

Nel pomeriggio, prima di dedicarci al nostro consueto “momento relax” con caffè, biscotti e giochi di carte, abbiamo esplorato i dintorni andando fino alla stupa buddista, al ponte con vista sulla cascata e poi ad un altro punto panoramico affacciato su una piana verdeggiante attraversata dagli yak in pascolo.

Davvero un pomeriggio da 10 & lode. Peccato solo per le infime nuvole che continuavano ad oscurare la catena himalayana…

Kyanjin Gompa Nepal
Kyanjin Gompa villaggio Nepal
Giorno 3 – attrezzatura e abbigliamento

Per questa giornata di trekking stesso abbigliamento previsto per il giorno 2: pantaloni lunghi da trekking + canotta traspirante + guscio impermeabile.

La pioggia però nella parte finale del trekking si era fatta più insistente e ho dovuto chiamare i rinforzi anti-pioggia: ho sfoderato questa mantella di CMP. L’ampio volume mi ha permesso di indossarla senza problemi tenendo lo zaino da trekking in spalla, anche se avevo preventivamente messo la copertura anti-pioggia anche a quello. Beh, doppiamente protetto!

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langtang trek periodo monsoni estate

Langtang Valley Trek – giorno 4

Che succede quando vai in Nepal nella stagione dei monsoni? Succede che il meteo può essere infimo e le nuvole anche di più..ma non bisogna mai perdere la speranza!

Il giorno 3 era stato accompagnato da una pioggia insistente e, soprattutto, da fitte nuvole che coprivano le vette himalayane. La nostra speranza per il giorno 4 era che pioggia e nuvole ci lasciassero un po’ di tregua perché il programma prevedeva: sveglia ore 3:30, partenza ore 4:00, trekking fino a Kayanjin Rii, un punto super panoramico a circa 4600 m dal quale avremmo potuto ammirare lo spettacolo dell’alba sull’Himalaya.

Purtroppo non è andata come da programma. Eravamo quasi pronti quando la nostra guida ci ha avvisato che non saremmo riusciti a partire per questa escursione a causa di pioggia e nuvole. Un po’ giù di corda, ci siamo ributtati a letto (così, vestiti come eravamo) sperando almeno in un attimo di tregua del meteo e che le nuvole ci concedessero uno spiraglio di vedute sull’Himalaya.

Provvidenziale l’intervento della nostra guida Prakash che poco prima delle 5:00 è venuto a chiamarci in camera, invitandoci a seguirlo perché iniziava a intravedersi qualcosina. Un minuto dopo eravamo letteralmente sul tetto dell’hotel ad osservare l’Himalaya che piano piano faceva capolino tra le nuvole. E, finalmente, eccolo: il Langtang Lirung con i suoi 7227 m!!! Incredibile.

Certo, non sarà stato il Kayanjin Ri..ma quando mi ricapita una cosa così?!🙂

langtang lirung alba
alba himalaya nepal

Siamo rimasti a lungo sul tetto ad ammirare lo spettacolo, prima di fare colazione e poi riprendere il cammino di ritorno verso Syabrubesi. Ecco i dati del percorso che abbiamo registrato.

langtang trek giorno 4

La maggior parte del trekking era in discesa quindi decisamente meno faticoso rispetto ai giorni precedenti, attraversando foreste, pascoli di yak e piccoli villaggi.

Per pranzo ci siamo fermati nuovamente al mio amato Tibetan Hotel a Ghoda Tabela.

Per cena e a dormire, invece, ci siamo fermati a Lama Hotel (ad un’altitudine di circa 2380 m).

Giorno 4 – attrezzatura e abbigliamento

La mattina all’alba l’aria era bella frizzantina! Per tutto il tempo in cui siamo rimasti sul tetto ad ammirare l’Himalaya e anche per tutta la prima parte del trekking ho utilizzato una giacca più pesante perché effettivamente faceva più freddo. Avevo con me la giacca da trekking di CMP, caratterizzata da tessuto esterno in softshell e da uno strato interno in pile.

Scendendo di altitudine le temperature si sono fatte meno rigide e sono tornata al mio guscio impermeabile, più leggero.

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Langtang Valley Trek – giorno 5

Il giorno 5 è stato l’ultimo giorno dedicato al trekking. Il percorso non è stato particolarmente impegnativo perché tutto in discesa (a parte alcuni saliscendi). Ecco i dati del percorso che abbiamo registrato.

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Per pranzo ci siamo fermati a Pairo, nella stessa guesthouse in cui avevamo dormito la sera del primo giorno di trekking.

Ci siamo goduti un pranzetto con i fiocchi all’aperto, seduti al tavolino situato nello spiazzo verde tra le camere e la sala comune.

Dopo pranzo abbiamo completato il giro, percorrendo l’ultima parte del percorso che ci ha riportato al villaggio di Syabrubesi. Missione compiuta!! 🙂

In hotel a Syabrubesi ci siamo finalmente goduti una doccia, che goduria!

Ma visto che evidentemente non avevamo camminato ancora abbastanza, dopo esserci rinfrescati e sistemati, abbiamo deciso di fare un giretto per il villaggio. Ve lo consiglio! 🙂

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Giorno 5 – attrezzatura e abbigliamento

L’ultima giornata di cammino è iniziata con un po’ di pioggia ma fortunatamente ha quasi subito deciso di darci tregua. Scendendo di altitudine non faceva più freddo quindi pantaloni da trekking, canotta e guscio impermeabile sono stati la combinazione perfetta.

Langtang Valley Trek – giorno 6

L’ultimo giorno di escursione è stato interamente dedicato al rientro a Kathmandu. Il bus percorre strade di montagna tra curve e tornanti, immerse in paesaggi verdissimi (merito delle piogge monsoniche!) fino a raggiungere la valle di Kathmandu.

E proprio perché vi sto parlando della stagione dei monsoni, è giusto fare una precisazione: le strade in Nepal in questo periodo sono veramente tremende. Per fare circa 100 km abbiamo impiegato la bellezza di 10 ore!

Il mio consiglio è questo: insistete per fare il tragitto con una jeep, più snella nel districarsi tra il traffico su quelle strette strade e più sicura. A costo di pagare un sovrapprezzo, chiedete di avere la jeep. Tornassi indietro io farei così. 🙂

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Con questo si conclude il mio racconto di questa incredibile esperienza. Se però avete qualche particolare domanda o qualche dubbio che vi ronza in testa, scrivetemi pure nei commenti. 🙂

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