Nell’ottica di fornirvi continue idee per i vostri weekend a zonzo, oggi vorrei portarvi in Emilia Romagna e proporvi un giro a Modena in cerca di scorci fotografici, street art e luoghi insoliti. Pronti per questa gita del weekend tutta italiana?
Weeken-Diario “lambrusco e tigelle” edition
Inizio febbraio 2023. Ero tornata in Emilia Romagna per il weekend e, tra una rimpatriata e l’altra con gli amici, avevo voglia di organizzare l’immancabile gita fuori porta del sabato. Modena è stata la meta prescelta. Ci ero già stata parecchie volte quindi avevo voglia di provare a fare un giro un po’ diverso dal solito, che comprendesse sia scorci fotografici dedicati ai principali punti di interesse della città, sia un mix di street art e luoghi insoliti.
E ora vi racconto com’è andata così che possiate prendere spunto per la vostra gita del weekend.
Cosa troverete in “State of Love and Travel”?

Sono Sara, una viaggiatrice rock’n’roll.
Viaggiare non è il mio lavoro ma è la mia passione, motivo per cui ho imparato a ottimizzare il tempo in viaggio e a “moltiplicare” le mie ferie, per riuscire a incastrare tante tappe nel minor tempo possibile.
Dimmi quante ferie hai e ti dirò che viaggi fare!
In questo blog troverete:
- idee di viaggio per le mega ferie estive / natalizie
- idee per viaggetti più corti (tipo per i ponti)
- idee per gite e viaggi del weekend
Per trovare ancora più spunti potete seguirmi sulla mia pagina Instagram: lì troverete tantissimi suggerimenti per le vostre gite del weekend, sia in Italia che all’estero.
Weekend a Modena a caccia di street art
Ho lasciato la macchina lungo via Vittorio Veneto (qui i parcheggi sono a pagamento e, purtroppo, non propriamente economici! Un’alternativa più economica è parcheggiare al Parco Novisad, alle porte della città) e da lì è iniziato il mio giro a piedi a caccia di scorci, street art e luoghi insoliti.
Come prima tappa sono passata da via del Voltone.
Qui troverete il primo dei murales di questo giro.
Si tratta di un murales dell’artista Dem.
Una sorta di anatra con guanti rossi e un lungo mantello blu, che tenta di afferrare la luna.
Il significato? Non si sa!
A voi l’interpretazione.

Luoghi insoliti a Modena: la fontana di Telesforo Fini
Next stop: Piazza della Pomposa. Qui troverete il Fonticolo dell’Oste.
Questa fontana è stata regalata alla città dal signor Telesforo Fini (il famoso signor Fini..sì sì, proprio quel Fini! Lo sapete che in Emilia Romagna si finisce sempre a parlare di cibo!! 😜).
Telesforo Fini fu uno dei personaggi più importanti del 900 a Modena. Aprì con la moglie una bottega alimentare, con prodotti talmente buoni e di qualità (tortellini, salumi e compagnia bella) che divenne subito famosa e gettonatissima, trasformandosi ben presto in un ristorante.
Sapete chi la prese bene? Gli altri ristoratori! Un astio che nemmeno nelle sfide di Quattro Ristoranti con Alessandro Borghese 🤣
Iniziarono a mettere in giro voci secondo cui agli ospiti del suo ristorante, per risparmiare, serviva Lambrusco annacquato. Tutti in città iniziarono a chiamarlo “bevitore di Lambrusco annacquato” e glielo rinfacciavano continuamente.
Per metterli a tacere, il signor Fini replicò con “Oh ma che palle! Dannate malelingue, allora beccatevi sta fontana!” 🤣
Fece costruire il fonticolo che vedete oggi in Piazza della Pomposa e lo donò alla città di Modena.
Di fianco alla fontana infatti troverete una targa che cita: “Telesphorus Fini mutinensis caupo valde primus quod minia aqua vinum auxisset fonticulo hoc civitatem donavit”.

Tradotto? “Telesforo Fini, primo oste di Modena, donò questa fontanella alla città perché aveva allungato il vino con troppa acqua.” Idolo!
Street art a Modena: il murales del topo gigante
Il secondo murales è un’opera dell’artista Ericailcane e si trova poco distante da Piazza della Pomposa e dalla fontana del signor Fini. Impossibile non notarlo perché è davvero enorme, occupa la parete gialla dell’edificio che si trova all’angolo tra Via del Taglio (quella che parte da Piazza della Pomposa) e via Nazario Sauro.
Rappresenta un grande topo che si trova sull’orlo di un precipizio e che tiene in mano un bel malloppo di monetine da 50 centesimi e 1 euro. Il malloppo è legato a lui anche da un corda che gli gira attorno al collo, come fosse un cappio. Questo malloppo rischia seriamente di farlo precipitare e andare verso morte certa, eppure lui non sembra avere alcuna intenzione di lasciarlo. Quest’opera vuole rappresentare l’avarizia degli uomini.
Vi lascio una canzone stupenda che mi è venuta in mente guardando questo murales: RATS dei Pearl Jam.


Weekend a Modena: scorci da non perdere
La tappa successiva è semplicemente uno dei mille scorci fotografici che troverete in città.
Posizionatevi in Via Sant’Eufemia, più o meno all’altezza del negozio “L’occhio di Ra”:
la via è molto fotogenica e alle vostre spalle vedrete sbucare la Ghirlandina, il campanile del Duomo di Modena che è un po’ anche il simbolo della città.

A caccia di street art a Modena: i murales, le porte dipinte e le saracinesche di Via Carteria
Questo è in qualche modo l’highlight di questo giro a caccia di street art perché qui c’è davvero molto da vedere! Questa strada si chiama “Carteria” perché ai tempi qui si trovavano i mulini che venivano utilizzati dalle cartiere di Modena.
Oggi qui si trova un bel mix di murales, saracinesche dipinte e porte decorate con dei collage. Volete dare un’occhiata? Eccole!



Vi lascio tre delle mie foto preferite scattate qui e tre canzoni che mi sono venute in mente:
- questa porta colorata è una di quelle che mi è piaciuta di più e mi ha fatto pensare alla canzone dei Cranberries “Just my imagination“
- questo murales invece mi ha fatto pensare alla canzone dei Beatles “Octopus’s Garden“
- i portici che creano giochi di luci e ombre mi hanno fatto pensare a “Shadow on the Sun” degli Audioslave



Pausa? Dove fare merenda a Modena
Per una pausa dolce ci siamo fermati da Keik, un posticino che propone un sacco di torte e cupcake. Ovviamente anche un bel caffè per ricaricare le energie e ripartire a caccia di scorci. Lo trovate in Via Canalino 51.
Itinerario a piedi a Modena: il Duomo e la Ghirlandina
Piazza Grande è il cuore di Modena ed è patrimonio UNESCO. Pronti a scattare un milione di foto?
Vi consiglio anche una piccola chicca. Proprio dietro al duomo troverete Via Lanfranco e il nostro prossimo scorcio. Questo ponte di collegamento ricorda uno degli scorci più famosi e fotografati del quartiere gotico di Barcellona: il famoso Pont de Bisbe.
Una canzone per questo scorcio? “Under the bridge” dei Red Hot Chili Peppers.


Tornando a Modena, è da qui che si accede al simbolo della città: la Ghirlandina. Sempre gettonatissima, se volete salire su e ammirare la vista dall’alto il mio consiglio è quello di prenotare per tempo perché gli ingressi sono contingentati e, tentando la fortuna all’ultimo, potreste ricevere un sonoro due di picche!
Scorci fotografici a Modena: vicolo Coccapani
Finito il mezzo milione di foto a Piazza Grande e alla Ghirlandina, è già il momento di spostarsi allo scorcio fotografico successivo: il piccolo e stretto vicolo Coccapani. Anche qui vedrete sbucare la Ghirlandina..le piace essere la co-protagonista delle vostre foto!


Street art a Modena: un murales per la pace
Proseguite la passeggiata lungo Via Rua del Muro e non dimenticatevi di alzare gli occhi più o meno all’altezza di Via de’ Correggi.
Qui troverete un altro enorme murales chiamato “Ad perpetuam rei memoriam“.
Quest’opera è stata creata dall’artista Eron sulla mezza parete del Palazzo Santa Chiara. Anche la colomba e il simbolo della pace che sono raffigurati nel murales sono a metà, così come la parete.
Simboli di una pace ancora lontana dall’essere raggiunta.
Una canzone che mi è venuta in mente guardando questo murales?
“Give peace a chance” di John Lennon.

Rua del Muro: francobolli e street art
Proseguite sempre lungo Via Rua del Muro, fino a raggiungere il numero 75.
Qui troverete due murales sulla porta di una cantina.
Il primo è un francobollo che ritrae Maria Beatrice D’Este con il viso coperto da una mascherina e con una corona e la Ghirlandina in testa.
Sotto al francobollo la scritta: “Respect Mary of Modena“.
Il secondo francobollo invece riporta la scritta “The future is light“.

Gita del weekend a Modena: tutte le tappe
Riassuntone finale?
- via del Voltone
- fontana di Telesforo Fini
- murales del topo gigante
- via Sant’Eufemia
- via Carteria
- il Duomo e la Ghirlandina
- vicolo Coccapani
- Rua del Muro
Fine di questo itinerario? Per concludere in bellezza Lambrusco e tigelle per tutti!


Sara, viaggiatrice rockettara. Ho iniziato a viaggiare (in)seguendo i Pearl Jam in tour e poi non ho più smesso.. “before her first step, she’s off again”! Lavoratrice dipendente e viaggiatrice seriale, ho imparato a sfruttare al massimo il mio tempo libero perché il punto non è quante ferie hai ma come le usi!! DIMMI QUANTE FERIE HAI E TI DIRÒ CHE VIAGGI FARE! 🙂
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