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LAGO DI CAREZZA

Lago di Carezza: alla scoperta del lago arcobaleno

Che dire, in Trentino Alto Adige i laghi spettacolari non mancano. Braies, Dobbiaco, Misurina, Sorapis.. ma oggi non è di loro che ci preoccupiamo, basta occupare le scene! Oggi la nostra attenzione va tutta a lui: il Lago di Carezza. In questo articolo scopriremo insieme tutto quello che c’è da sapere sul lago arcobaleno, uno dei più belli del Trentino Alto Adige.

Il lago è una meta turistica molto gettonata ed è famoso per via dei suoi colori, per questo motivo in lingua ladina viene chiamato anche “lago dell’arcobaleno“. Un po’ per il suo fondale di roccia chiara dolomitica, un po’ per la scarsa presenza di alghe, le acque di questo lago sono veramente molto trasparenti e questo consente alla luce di penetrare in profondità e creare quel bellissimo gioco di colori che vi troverete davanti.

Tutto intorno si trova un fitto bosco di abeti rossi. Il loro legno, per via della sua risonanza, viene spesso usato per produrre strumenti musicali come violini e.. chitarre!! Rock’n’roll!

la leggenda del Lago di Carezza

Dove si trova il Lago di Carezza?

Il lago di Carezza si trova Val d’Ega a 1.534 m. Vicino di casa della Val di Fassa, dovreste assolutamente valutarlo come tappa durante uno dei vostri giri da quelle parti. Questo fichissimo laghetto si trova sotto le pendici del massiccio del Latemar che, meravigliosamente imponente e maestoso, gli fa da cornice e lo usa come specchio ammirandosi tutto il giorno riflesso nelle sue acque: “Laghetto laghetto delle mie brame, chi è il massiccio più bello del reame? Scommetto che non è il Catinaccio, VERO?! Chi è, chi è? Inizia per L e finisce per mar, chi è? Eh Eh?”.

Tutti i giorni così. Un vanitoso Latemar..ma come dargli torto?! Quando uno è figo, è figo.

Latemar

La leggenda del Lago di Carezza

Conoscete la leggenda del Lago di Carezza? C’era una volta una ninfa di nome Ondina, che viveva tranquilla e beata nelle acque del lago. Le piaceva cantare ma era una timidona per cui, quando qualcuno si avvicinava alla riva, si tuffava immediatamente nelle acque per nascondersi.

La sua bellezza e la sua voce non passarono inosservate agli occhi di uno stregone, noto frequentatore del Latemar.

Intento a specchiarsi nel lago tutto il giorno e tutti i giorni, il Latemar un pomeriggio vide Ondina e disse al suo amico “ehi Streg, hai visto quella tipa? Senti che voce, per me è sì!”.  Fu un immediato colpo di fulmine, lo stregone si innamorò perdutamente di lei.

Il problema vero è che, quando Dio distribuiva le buone maniere di corteggiamento, lo stregone era in fila alla cassa a comprare una cassa di birra. Invece di presentarsi ad Ondina e provare ad intavolare una conversazione, la sua tattica fu quella di tentare di rapirla.

Massiccio del Latemar

In uno di questi suoi pessimi tentativi di “rimorchio”, lo stregone fece apparire sopra il Lago di Carezza un arcobaleno meraviglioso, cercando di attrarre la ninfa Ondina. La ninfa, incuriosita da questi colori, uscì dalle acque ma vedendo il suo stalker fuggì immediatamente, spaventatissima.

Allora lo stregone, arrabbiatissimo per l’ennesimo due di picche, prese l’arcobaleno e lo gettò nel lago facendolo in mille pezzi. Da quel giorno quelli che potete vedere nelle acque del lago di Carezza sono i mille colori dell’arcobaleno.

Come arrivare al Lago di Carezza?

Il lago di Carezza è facilmente raggiungibile in macchina impiegando circa mezz’ora se si parte da Bolzano e anche meno se si parte dalla Val di Fassa. Lo vedrete anche dalla strada. Di solito gemme di questo tipo uno se le immagina complicate da raggiungere.. e invece in questo caso è facilissimo! Buon per noi.

Dove parcheggiare?

Lungo la strada non si può parcheggiare ma c’è un parcheggio esattamente di fronte. Il costo è di 1 euro l’ora. Ci sarebbe anche la possibilità di una sosta gratuita di 15 minuti ma, fidatevi, vi assicuro che non vi basterà!! 🙂 Di fronte al parcheggio ci sono anche un paio di negozi che vendono souvenir e snack.

Cosa fare al lago di Carezza? Quanto è lungo il percorso a piedi?

Appena arrivati vi troverete di fronte una sorta di terrazza panoramica che si affaccia sul lago. Ci sono dei cartelli esplicativi che raccontano curiosità sul posto, ad esempio la leggenda di Ondina (ops! Ve l’ho spoilerata io!). Seguite poi il percorso che fa il giro intorno al lago. Si tratterà di circa 1km per cui non impiegherete molto tempo. La vista più bella la si ha dal lato del lago che sta dalla parte della strada perché è da lì che si ha l’effetto specchio col Latemar riflesso nelle acque di Carezza.

Quando andare?

Il Lago di Carezza è talmente facile da raggiugere che ho deciso di farci una doppia capatina, sia la mattina molto presto che nel tardo pomeriggio, poco prima del tramonto. Questo ha decisamente i suoi vantaggi perché avrete modo di vedere come il lago cambia con le diverse luci del giorno e soprattutto lo avrete quasi tutto per voi, lontani dalle folle dei turisti.

Prima di andar via, non dimenticate di dare un contentino al Latemar urlandogli “ehi Lat, sei tu il massiccio più bello del reame!!”

Latemar e Lago di Carezza

Organizzare una gita sulle Dolomiti

Non avete voglia di organizzarvi questa gita da soli ma preferireste rilassarvi e farvi condurre da una guida esperta? Forse una gita guidata lungo la Grande Strada delle Dolomiti è quel che fa per voi.

La Great Dolomites Road attraversa le Dolomiti da Bolzano a Cortina d’Ampezzo, in un susseguirsi di paesaggi spettacolari. Partendo da Bolzano, andrete subito a fare un salutino al Lago di Carezza e a quel belloccio del Latemar, dopo di che il vostro giro proseguirà verso il Passo di Costalunga e lo storico Grand Hotel Carezza che ospitò niente po’ po’ di meno che l’imperatrice Sissi e Winston Churchill (mica scemi eh, tutti ad ammirare il Lago di Carezza!), la Val di Fassa, il Passo Pordoi, il Passo del Sella, Ortisei e la Val Gardena.

Nulla togliere al più bello del reame ma… quante mille e più meraviglie ci sono in queste zone!! 🙂

Dite che, se mi sente, il Latemar si offenderà?!?

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