Venezia è una città meravigliosa e unica al mondo ma, allo stesso tempo, notoriamente cara come il fuoco. Ma si può pensare ad un itinerario low cost di 3 giorni a Venezia?
Certo! Un paio di anni fa ho sfruttato un ponte di inizio novembre per esplorare ben bene la Serenissima. Ecco quindi a voi un itinerario che comprende tutte le tappe principali e vi farà godere del meglio di Venezia senza lasciarle in cambio un rene.
Piccoli trucchi per visitare Venezia in modo low cost
Parto elencandovi alcuni piccoli trucchi che noi abbiamo sfruttato per affrontare la nostra visita di Venezia in modo un pochino più low cost.
- Alloggiare a Mestre: gli hotel a Venezia sono cari, si sa, e allora perché non farsi ospitare dalla sua vicina di casa più economica? Mestre è collegata splendidamente con Venezia e potrete spostarvi da una parte all’altra in pochissimo tempo, a qualsiasi orario. Ottimo compromesso!
- Spostarsi in treno: noi abbiamo optato per una via di mezzo: abbiamo raggiunto Mestre in macchina e l’abbiamo lasciata in uno dei parcheggi a pagamento accanto alla stazione. A conti fatti, la quota del parcheggio a Mestre più i biglietti del treno per Venezia costavano molto meno che lasciare la macchina direttamente parcheggiata a Venezia tutto il giorno. Inoltre in questo modo abbiamo avuto la possibilità di spostarci per la cena facendo un giretto serale / notturno anche a Treviso e Padova. Valutate anche questa opzione: la distanza non è molta e potrebbe essere un’alternativa interessante per vedere anche altri posti oltre a Venezia. Tra l’altro qui la cena sarà anche più economica 🙂 E poi lo sapete che nei miei viaggi-tour ci si riposa solo al ritorno!
- Pranzare andando a zonzo per bacari: sfizioso e low cost! I bacari sono super tipici di Venezia e sono tipo delle piccole osterie affollate dove mangerete bocconcini appetitosi (i cicchetti) accompagnandoli con uno spritz (altro punto immancabile, siamo d’accordo su questo, no?) o con un’ombra di vino (bicchiere / calice). Sono l’alternativa italiana alle tapas spagnole e anche in questo caso la parte divertente è fare “barino-barino” provandone diversi.
- Godersi tutto il gratis che la città ha da offrire: Venezia è un museo a cielo aperto, non serve necessariamente spendere per impegnare tre giorni lì. Perdetevi tra le calli e godetevi degli scorci che vi stupiranno ad ogni angolo.
Ma adesso vediamo nel dettaglio il nostro itinerario low cost di 3 giorni a Venezia.
Itinerario low cost di 3 giorni a Venezia – GIORNO UNO:
Arrivo in mattinata e.. benvenuti a Venezia!
Prima tappa: Cannaregio
Passate dal ponte delle Guglie e dirigetevi verso il quartiere ebraico e il sestiere di Cannaregio. Girovagate fino al momento in cui la vostra pancia non reclamerà attenzione.
Seconda tappa: pranzo per bacari
Iniziamo con una pausa pranzo gustosa ma low cost: l’Enoteca al Volto è ciò che fa per voi! Questo bacaro è proprio rock’n’roll, con il suo soffitto tappezzato di etichette di vino e un quadro “ombre e cicheti” appeso alla parete che la dice tutta su quel che farete lì. Seguitelo e dedicatevi questa pausa perfetta con un paio di tramezzini e un buon bicchiere di rosso o un immancabile spritz.
Terza tappa: San Marco
Passate da campo Manin per dirigervi verso una delle piazze più famose d’Italia. Meravigliosa. Noi siamo habitué dei concerti.. le file ci hanno mai spaventati? GIAMMAI! Mettetevi in coda quindi. L’ingresso alla Basilica di San Marco è gratuito.
Quarta tappa: Riva degli Schiavoni
Salutate i Leoni di Venezia e proseguite verso Riva degli Schiavoni. Salite sul Ponte della Paglia e giratevi verso sinistra: davanti a voi avrete il famoso Ponte dei Sospiri, così chiamato proprio per i sospiri dei prigionieri che lo attraversavano, tristemente diretti verso le prigioni.
Quinta tappa: Ponte di Rialto
Dai, mica ci si può perdere la foto di rito sul ponte più celebre di Venezia? Un selfie col Canal Grande! La versione preistErica (come diceva Scuttle!) del Ponte di Rialto era solo una fila di barche. La storia di questo ponte è stata un continuo walzer di giravolte: cambiato, poi in parte crollato, poi ristrutturato, poi di nuovo giù, poi di nuovo su, poi magari in pietra, poi la peste, poi gira la ruota.. insomma, alla fine tutti lo prendevano in giro pensando che sarebbe stato effettivamente completato nel duemilamai.
Ah ma il costruttore mica se la legò al dito.. no no. Quindi, a sfregio, inserì due capitelli: uno dei due rappresenta una donna seduta sulle fiamme perché pare avesse detto “bonaaa, vi dico che mi faccio bruciare se fanno in tempo a finire di costruire sto ponte!!”, l’altro invece rappresenta un omino con un fallo unghiato perché pare avesse detto “ehiiii, prima che lo costruiscano mi cresceranno le unghie pure lì!!”. Permalosino il costruttore eh?
Sesta tappa: Mercati di Rialto
Frutta, verdura, pesce.. magari non dovete fare la spesa ma tenete pronta la macchina fotografica perché si sa che i mercati sono i posti preferiti dei fotografi! Iniziamo allora l’esplorazione del Mercato di Rialto che è uno dei mercati più antichi d’Italia e che vi offrirà anche viste meravigliose sul Canal Grande.
Settima tappa: libero arbitrio!
Potete scegliere se terminare la serata sbevazzando per bacari assaggiando una miriade di cicchetti oppure potete seguire il nostro esempio e fare una capatina serale a Treviso.
Itinerario low cost di 3 giorni a Venezia – GIORNO DUE:
Dedicate questa giornata all’esplorazione delle isole settentrionali. Comprate un biglietto giornaliero per il vaporetto e partite di buon’ora al mattino.
Prima tappa: Murano
Arrivare qui nelle prime ore della giornata è sicuramente una scelta azzeccata perché vi permetterà di godervi in solitaria gli scorci dell’isola prima che arrivino orde di turisti. Non dimenticate di comprarvi un piccolo souvenir (va bene low cost ma un ricordino ci vuole…! 🙂 ) e di assistere al soffiaggio del vetro: potrete farlo quasi gratuitamente in una delle tante vetrerie di Murano. Cortesia vuole che dopo la visita si compri qualcosina dal loro shop oppure si lasci una piccola offerta prima di andare via.
Seconda tappa: Mazzorbo
Mazzorbo è collegata con Burano quindi il mio consiglio è quello di scendere qui e farvi una passeggiata, raggiungendo Burano da una via alternativa e godendovi le casette colorate che piano piano inizieranno a sbucare da tutte le parti.
Terza tappa: Burano
Ufficialmente Burano è la patria del merletto ma la parte più divertente è che è anche la patria del colore. Perdetevi a fotografare la miriade di case colorate ed esploratene tutti i vicoli. Davvero non si conteranno gli scatti che farete! Qui potrete fare un pranzo veloce ed economico in uno dei barini del paese e concludere in bellezza fermandovi alla pasticceria Garbo, comprando qualche dolcetto tipico da gustare mentre tornate verso il vaporetto.
Quarta tappa: esplorazione del quartiere ebraico / Cannaregio
Concludete la giornata girovagando per bacari a Cannaregio. Noi abbiamo optato per uno spritz volante e poi ci siamo spostati su Padova per la cena e un giretto notturno. Ma nel caso in cui decideste di rimanere tra gondole e canali, vi lascio qualche nome:
- enoteca Vino Vero
- bacaro Cantina Vecia Carbonera
Itinerario low cost di 3 giorni a Venezia – GIORNO TRE:
Dedicate la giornata ad esplorare la parte sud di Venezia.
Prima tappa: sestiere di San Polo
Dalla stazione ci dirigiamo questa volta verso il Ponte degli Scalzi, che un’occhiatina al Canal Grande è sempre un piacere! Proseguiamo attraverso il sestiere di San Polo, che è il più piccolo di Venezia, e raggiungiamo i Frari, stupenda basilica in stile gotico veneziano.
Seconda tappa: sestiere di Dorsoduro
Prima di proseguire con la nostra passeggiata, si rende necessaria una sosta colazione: sconfiniamo nel sestiere di Dorsoduro per una scorpacciata di pasticcini e una cioccolata calda alla Pasticceria Tonolo. Economica e…affollata! Il posto è piccolo, portate pazienza e ritagliatevi il vostro angolino sul bancone per fare il pieno di golosaggini. Bene, panza piena e si riparte.
Terza tappa: Ponte dei Pugni
Le nostre tappe successive sono l’Università Ca Foscari e, poi, il Ponte dei Pugni. Aria di rissa? Eh sì, tutto nasce dalla rivalità tra le due fazioni di pescatori che stavano dai due lati del ponte, neri vs rossi, che si contendevano la possibilità di piantare le proprie insegne sul ponte. Il combattimento si teneva una volta l’anno ma poteva durare anche ore. Risiko scansati!! Adesso, più bellicosi che mai, provate a rilassarvi ammirando gli scorci e dirigetevi verso il Ponte dell’Accademia.
Quarta tappa: Ponte dell’Accademia
Questo scenografico ponte di legno unisce i sestieri di San Marco e Dorsoduro. Quando fu inaugurato doveva essere un gran trionfo: il secondo ponte dopo Rialto, progettato da un super ingegnere specializzato nella costruzione di ponti in ferro. Ma col tempo si rivelò solo un grande flop.. arrivarono i vaporetti e il ponte era troppo basso per permettere che ci passassero sotto, inoltre il ferro si stava velocemente rovinando a forza di stare ammollo nella salsedine. Disastro, manco l’Ingegner Cane sarebbe riuscito a far di peggio! E niente, fu così sostituito da una nuova versione in legno che è quella che troviamo oggi.
Quinta tappa: Punta della Dogana
Proseguiamo la nostra passeggiata verso la bellissima Basilica di Santa Maria della Salute e Punta della Dogana. Questa basilica barocca è il ringraziamento del Senato di Venezia alla Madonna: nel 1630 la implorarono di far cessare una violenta epidemia di peste promettendole in cambio di costruire una sfarzosa chiesa senza badare a spese. Nel caso… AAA prometto chiesa in cambio di stop immediato del covid, grazie. Fate una pausa qui non solo per la basilica ma anche per ammirare la vista.
Sesta tappa: Ca Dario
Ok, munitevi di cornetto rosso, ferro di cavallo e quadrifogli e dirigetevi verso Ca Dario. Non fatevi ingannare dalla sua facciata allegra perché questo edificio è un concentrato di sfighe o almeno lo è stato nel corso degli anni per una miriade di suoi proprietari: malattie, suicidi, morti improvvise e chi più ne ha più ne metta. Nella lista di tutti quelli presi nel mirino di Ca Dario c’è anche John Entwistle, il bassista degli Who, che morì d’infarto dopo aver affittato l’edificio. Adesso siamo in una fase di calma che incredibilmente dura da un po’: la società americana che ha comprato Ca Dario ha deciso di rimanere anonima per non farsi beccare dalla sfiga. Funzionerà?
Settima tappa: Squero di San Trovaso
Passate dall’Accademia delle Belle Arti e dirigetevi verso lo Squero di San Trovaso. Uno squero è un tipico cantiere veneziano in cui si costruiscono e riparano gondole. Quello di San Trovaso è uno dei pochi rimasti: passate di lì e date una sbirciata. Già che ci siete potreste fermarvi per stuzzicare qualcosa all’osteria Al Squero: è un posto piccolo e super affollato che vi allieterà con un buono spritz e deliziosi cicchetti. Da non perdere!! Si può anche stuzzicare fuori, affacciati sul canale.
Ottava tappa: Santa Croce e l’ultimo giro di bacari
Teniamo gli ultimi momenti di questa gita per esplorare il sestiere di Santa Croce …ma scommetto che non ve la sentite di lasciare Venezia senza un ultimo assaggino, vero?! Rimediamo subito! Ho due posti da suggerirvi:
- il famosissimo Bacareto Da Lele, noto per i suoi gustosi paninetti super economici
- l’Hostaria Vecio Biavarol – se siete amanti della tartare qui farete bingo
Adesso però inizia ad avvicinarsi il momento di tornare a casa per cui concedetevi un ultimo saluto a Venezia dal Ponte della Costituzione costruito da Calatrava e dite arrivederci alla Serenissima fino a quando non vi verrà di nuovo un’irrefrenabile voglia di cicchetti, spritz e canali 🙂
Fine di questo itinerario low cost di 3 giorni a Venezia!
Allora aspetto di sapere come è andata! Come sta il vostro portafoglio? 🙂 Siete sopravvissuti? Quanti spritz vi siete bevuti? 🙂 Quale è stato il vostro cicchetto preferito? Avete già voglia di tornare? Chissà.. magari per il Carnevale!!
Sara, viaggiatrice rockettara. Ho iniziato a viaggiare (in)seguendo i Pearl Jam in tour e poi non ho più smesso.. “before her first step, she’s off again”! Lavoratrice dipendente e viaggiatrice seriale, ho imparato a sfruttare al massimo il mio tempo libero perché il punto non è quante ferie hai ma come le usi!! DIMMI QUANTE FERIE HAI E TI DIRÒ CHE VIAGGI FARE! 🙂
Anche noi abbiamo visitato Venezia in due giorni e mezzo, ma siamo riusciti a vedere molto, soprattutto perchè per una giornata abbiamo avuto come guida un caro amico veneziano… Più low cost di così! 😉
Ah gran cosa questa!!! 🙂 Meglio di così non poteva andare